martedì 5 novembre 2019

126 - SCACCO MATTO O KNOCK OUT?




Sembra impossibile ma...
Il chessboxing, sport nato pochi anni fa, sta riscuotendo successo in tutto il mondo. Chi lo pratica si sfida sulla distanza delle 11 riprese. E alterna un round di scacchi a uno di boxe.

L'idea dello scacchipugilato arriva direttamente dal mondo della fantasia: nel 1992 Enki Bilal nel suo graphic novel Freddo Equatore (Froid Équateur) affida a un incontro di pugilato seguito da una sfida a scacchi la vita del protagonista; probabilmente si ispira a un film finlandese dell'anno precdedente, “Uuno Turhapuro - herra Helsingin herra”, dove il protagonista gioca una partita di scacchi alla cieca mentre boxa. Fatto sta che l'artista olandese Iepe Rubingh prende la cosa sul serio, e nel 2001 codifica il nuovo sport con una variante rispetto al libro: non un match dopo l'altro, ma un'alternanza fra le due discipline. Due anni dopo ad Amsterdam si svolge il primo campionato del mondo, organizzato dalla neonata World Chess Boxing Organisation, e vinto dallo stesso Rubingh.

L'incontro inizia con un round di scacchi della durata di 4 minuti, seguito da uno di pugilato di 3 minuti. Tra una ripresa e l'altra c'è un minuto di pausa per consentire ai combattenti di cambiarsi. Ogni contendente ha a disposizione 12 minuti per completare tutte le riprese della partita di scacchi. Passati 4 minuti questa viene interrotta per poi venire ripresa dopo il round di pugilato. Se un combattente non muove durante il suo turno può essere ammonito dall'arbitro e da quel momento ha 10 secondi per effettuare la mossa. L'incontro può terminare per knockout, per scacco matto, per decisione del giudice o per esaurimento dei 12 minuti a disposizione da parte di uno dei due contendenti.

Oggi lo scacchipugilato avviene in luoghi come teatri o discoteche, su ring esagonali, e c'è una divisione in categorie che riprende quella del pugilato dai pesi mosca ai pesi massimi. Durante i round di scacchi il pubblico segue le mosse sui monitor del locale, e un commentatore aiuta a capire ciò che accade. La capitale mondiale è Londra, dove si disputano le più importanti gare, ma la sede della WCBO presieduta da Iepe Rubingh è a Berlino. Il motto della federazione è “La battaglia avviene sul ring, la guerra sulla scacchiera”. E il numero dei praticanti sta aumentando in maniera esponenziale, proprio come i chicchi di riso sulla scacchiera nell'antica leggenda di dantesca memoria.


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