sabato 20 giugno 2020

655 - MORIRE DAL RIDERE




Sembra impossibile ma...
Una risata può davvero seppellire: la cronaca, e prima ancora la storia, lo confermano: non sono pochi i casi in cui il motto attribuito a Bakunin si è trasformato in realtà. Anche al netto delle leggende che accompagnano gli ultimi minuti di un bel po' di personaggi storici, sono parecchi quelli letteralmente morti dalle risate. Già perché la "morte da risata" detta anche "ilarità fatale" compare nei libri di medicina, che ne individuano due tipologie: una conseguente ad arresto cardiaco o asfissia causato da un eccesso di risate, l'altra connessa a patologie che la risata invece la provocano, come l'infarto del ponte di Varolio o del midollo allungato.

Così fra storia e leggenda Zeusi, pittore greco del V secolo avanti Cristo, e Filemone di Siracusa poeta del secolo successivo, sarebbero morti il primo osservando un suo buffo ritratto di Afrodite, il secondo per una facezia da lui stesso inventata, proprio come nello sketch dei Monty Python sulla barzelletta più divertente del mondo. Sulla stessa linea il filosofo stoico Crisippo di Soli che, dopo aver visto il suo asino mangiare dei fichi, aveva ordinato alla domestica di offrirgli un bicchiere di vino. Storicamente certe invece le morti del re Martino I d'Aragona nel 1410 per un mix di indigestione e di incontrollabili risate, e quella di Pietro Aretino a Venezia nel 1556 in seguito a un ictus dovuto a un eccesso di risate per una storiella licenziosa raccontatagli dalla sorella.

Nei quattro secoli successivi i casi accertati si moltiplicano; dalla storia alla cronaca, fra i più recenti c'è quello di Alex Mitchell che nel 1975 in Inghilterra, dopo 25 minuti di risate morì mentre guardava un episodio di "The Goodies" in televisione: la vedova inviò poi alla rete tv una lettera di ringraziamento per aver reso piacevoli gli ultimi momenti di vita del marito. Nel 1989 il danese Ole Bentzen scoppiò in una risata fatale guardando il film Un pesce di nome Wanda, e nel 2003 Damnoen Saen-um, venditore di gelati tailandese, morì nel sonno a 52 anni ridendo a crepapelle per due minuti mentre la moglie cercava invano di svegliarlo.






Nessun commento:

Posta un commento