Sembra
impossibile ma…
Ci
sono alberi che danno spettacolo. Ma solo se non hai fretta, se hai
voglia di fermarti e guardare verso l’alto. Vedrai il cielo che
diventa una ragnatela azzurra, come un merletto che si dipana nel
verde delle chiome. E il perché questo accade, è un mistero.
E’
il fenomeno naturale chiamato Crown shyness (timidezza della corona)
che si verifica nelle foreste di eucalipti, di larici giapponesi, di
pecci di Sitka e altri alberi dal fusto molto alto. I disegni nascono
da un “comportamento” assai insolito di queste piante: i loro
rami più alti si avvicinano fra loro, ma non si toccano mai. La
“timidezza della corona” si manifesta sempre uguale in diverse
parti del mondo, disegnando solchi regolari che sembrano un reticolo
di fiumi. I botanici la studiano già dal 1920, ma ad oggi non hanno
risposte certe sul perché si formano queste fessure.
Tre
le ipotesi più plausibili. La prima: un certo grado di sensibilità
alla luce consentirebbe al fogliame di interrompere la crescita
quando si avvicina a una pianta vicina, forse per garantire l'accesso
della luce verso il basso; la seconda: una forma di difesa per
evitare la diffusione di larve di insetti dannosi che così non
potrebbero passare da una pianta all’altra; la terza: la causa
sarebbe lo sfregamento e la rottura dei rami provocato da forti
venti. Di certo c’è solo che il fenomeno non si verifica con gli
alberi bassi, e in quelli alti si sviluppa sono una volta raggiunta
una certa altezza.
Ci
piace immaginare una quarta soluzione: una sorta di prossemica fra
piante che, per timidezza o per rispetto, non invadono gli spazi
altrui e ci regalano, come Barbalbero con gli hobbit, qualche
frammento di bellezza da portare a casa. Come le immagini nel video
che segue.

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