Sembra
impossibile ma…
Negli
anni Venti del secolo scorso Hugo Gernsback ottenne un certo successo
come inventore grazie a “The isolator”, un casco ideato per
favorire la concentrazione di chi lo indossava bloccando le
distrazioni acustiche e visive. Il casco, in legno, permetteva solo
una visuale frontale e, come dichiarava la pubblicità, “riesce ad
escludere il 95% dei rumori esterni”. Un tubo poi collegava la
maschera a una bombola di ossigeno, risolvendo l’unico problemino
rilevato in sede di collaudo: narcolessia da anidride carbonica. Vi
chiedete chi è il genio che ha ideato l’Isolator? Ecco la
risposta.
Hugo
Gernsback nasce nel 1884 a Luxembourg City, e nel 1904 emigra
negli Stati Uniti. Imprenditore nel settore nascente
dell’elettronica, nel 1908 fonda Modern Electrics, la prima rivista
al mondo di elettronica e radio. Negli anni successivi dà un
contributo significativo alla crescita delle prime trasmissioni, e al
tempo stesso si specializza nell’editoria realizzando una serie di
riviste del settore, nelle quali accanto ad articoli di giornalismo
scientifico inizia ad includere storie di fantascienza. Nel 1925
fonda la stazione radio WRNY che tre anni dopo manderà in onda una
delle primissime trasmissioni televisive. Ma gli esperimenti sono
costosi e negli anni della grande crisi finisce sul lastrico. Così
decide di puntare tutto sull’editoria.
Nel
1926 Gernsback apre e dirige Amazing Stories, la prima rivista di
fantascienza, organizza la Science Fiction League, e pubblica lui
stesso tre (non eccelsi) romanzi di fantascienza. Seguiranno negli
anni Scienze Fiction Plus, Wonder Stories e tutte quei coloratissimi
pulp magazine che ci hanno regalato l’epopea che dalla sci-fi
americana arriva fino a Lovecraft. Che di Gernsback parla malissimo:
lo definisce "Hugo il Ratto”. Già, perché l’editore è
avaro e maneggione fin quasi alla truffa: i compensi per i suoi
autori sono bassissimi e spesso dimentica di pagarli. Ombre e luci
che lo accompagnano fino alla morte, nel 1967.
Oggi
Hugo Gernsback è ricordato come pioniere della radio amatoriale e
della televisione. Con Verne e Wells è considerato uno dei padri
della fantascienza, termine che lui stesso ha coniato (anche se
preferiva “scientificità”). In suo onore, i premi della WSFC
(gli Oscar della fantascienza) sono chiamati "Hugo Awards".
Ah già, poi ha anche inventato l’Isolator.

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