Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La misteriosa storia dell’uomo vestito di
cuoio. Siamo un centinaio di chilometri a nord di New York, in una
delle tante cittadine che sorgono nella campagna, a metà del
diciannovesimo secolo. C’è fermento per le strade, i bambini
appena usciti da scuola corrono all’ingresso del paese per
accogliere festanti l’arrivo di un uomo robusto, imponente,
malvestito, che cammina a passo lento appoggiato ad un bastone;
intere famiglie lo accompagnano in processione lungo la main street,
gli offrono del cibo, lui siede sulla soglia di una casa, sorride e
mangia lento e silenzioso, circondato dalla gente.
E’
arrivato Leatherman, l’uomo vestito di cuoio. Lo chiamano così per
gli abiti che indossa, fatti con resti di vecchi stivali cuciti
insieme. Un misterioso vagabondo di cui nessuno conosce il nome o la
provenienza. Per gli abitanti di una decina di centri abitati
nell’area compresa fra i fiumi Hudson e Connecticut è una
leggenda: da anni si presenta puntuale nella stessa cittadina ogni 35
giorni, segue un percorso regolare e cammina lungo lo stesso
tragitto di 365 miglia (587 chilometri). E’ amatissimo da tutti, la
gente contravviene alla legge contro il vagabondaggio, e gli offre
volentieri cibo e alloggio. I bambini gli lasciano dei penny, ma lui
li sostituisce con altri lucidati e glieli restituisce.
Leatherman
parla pochissimo, con un forte accento francese, non rivela a nessuno
le ragioni del suo tour, sempre uguale. Anzi, se gli viene chiesto
qualcosa sul suo passato, chiude subito la conversazione. Non vuole
foto, quelle esistenti sono fatte di nascosto: una volta se ne
accorge, va via e non si fa più vedere in quella casa. La gente si
preoccupa per la sua salute, per le notti d’inverno al gelo (quando
non è in una città, dorme in una delle tante grotte); lui
sopravvive anche alla “great blizzard”, terribile tempesta di
neve del 1888.
Morirà
l’anno dopo per un cancro alla bocca dovuto all'uso del tabacco.
Accanto al suo corpo, ritrovato il 24 marzo 1889 nella caverna di Saw
Mill Woods vicino a Ossining, solo un libro di preghiere in francese.
E i suoi abiti fatti di cuoio. Quando li pesano, la lancetta segna
ben 27 chili. Unico dato certo su Leatherman: gli oltre 30 anni, dal
1858 al 1889, in cui ha percorso ininterrottamente il suo immutabile
tragitto. Sulla tomba incideranno queste date, ma nessuno sa il
motivo del nome scritto sotto, “Jules Bourglay di Lione, Francia”,
né chi l’ha dettato. Ultimo mistero: nel 2011 si decide di
riesumare il cadavere per fare l’analisi del dna in cerca di indizi
sulle origini del clochard. Sollevato il coperchio, la bara è vuota,
non ci sono ossa né altri resti.

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