martedì 9 giugno 2020

560 - L'INDOMABILE ZIA NANCY




Sembra impossibile ma…
Gli americani hanno vinto la loro guerra d'indipendenza grazie ai vari Washington, Franklin e a tanti altri politici e uomini di pensiero. Poi quando c’era da menare le mani, arrivava zia Nancy.

Nancy Morgan Hart nasce nel 1735 nella valle del fiume Yadkin, nel North Carolina. E’ una vera donna di frontiera, dura e piena di risorse: analfabeta ma esperta erborista e abile cacciatrice, ha tutte le conoscenze necessarie per sopravvivere in territori ostili. Capelli rossi, alta più di un metro e ottanta, rozza e nervosa, sembra tagliata con l’accetta. La faccia sfregiata dal vaiolo e il forte strabismo non ne fanno certo una bellezza, ma quello per cui si fa conoscere è il temperamento: non ha paura di niente, è una testa calda che ama menare le mani ed è terribilmente vendicativa. Quando si sposa con Benjamin Hart, nessuno ha dubbi su chi è il capofamiglia. Nel 1770 è lei a decidere di emigrare in Georgia seguita dal marito e dagli otto figli, sei maschi e due femmine.

Scoppia la guerra d’indipendenza, e per lei che gli inglesi li ha sempre odiati è un invito a cena. E proprio durante una cena zia Nancy, come tutti la chiamano, è protagonista del primo aneddoto storicamente accertato fra i tanti che si racconteranno su di lei: un gruppo di sei soldati inglesi entra in casa e pretende che la Hart uccida e cucini uno dei suoi tacchini per loro. Lei si finge remissiva, ma mentre mangiano (e bevono) sposta le loro armi fuori dalla stanza, afferra una pistola e ordina a tutti di stare fermi. Uno ignora la minaccia, lei spara e lo uccide. Un secondo tenta di prendere le armi. Uccide anche lui. Il marito vuole che spari a tutti. Lei scuote la testa: “Impicchiamoli”. Detto fatto.

Da lì inizia la sua carriera di guerrigliera: cecchino infallibile da un nascondiglio lungo il Broad River per i Tories che tentano di attraversarlo, spia vestita da uomo negli accampamenti inglesi dove origlia non vista e riporta importanti informazioni, pronta a gettare un mestolo di sapone bollente negli occhi a una spia inglese da lei scoperta prima di malmenarlo, legarlo e consegnarlo ai ribelli. Si fa conoscere anche dai nativi americani, che la chiamano "Wahatche", "Guerriera”.

Quando la guerra finisce, Nancy si rifugia nella religione: "Entrò nella chiesa Metodista in cerca di sollievo – si legge - e divenne una cristiana urlante, pronta a combattere il diavolo con la stessa violenza con cui aveva fronteggiato gli inglesi”. Nancy Hart muore a 95 anni nel 1830. Da lei prende il nome la contea di Hart, a un centinaio di miglia da Atlanta.
 
 

 
 

 

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