Sembra
impossibile ma...
Il
demone Titivillus, molto noto nel Medioevo e rappresentato in dipinti
e in drammi liturgici, fu una creazione di Cesario di Heisterbach,
abate e scrittore amanuense, che lo inventò per addossargli le colpe
delle numerose sviste presenti nei suoi testi.
Cesario
nasce a Colonia nel 1180 e nel 1199 entra nell'abbazia cistercense di
Heisterbach dove diventerà priore. Prolifico scrittore, è autore
fra l'altro di "Dialogus magnus visionum et miraculorum",
una raccolta di exempla sotto forma di dialogo fra lui e un novizio.
Cesario è ricordato per una massima paradossale sull'ascesa e il
declino dei monasteri, secondo la quale in un monastero la disciplina
causa prosperità e la prosperità mina la disciplina. Grande
letterato ma piuttosto distratto e non esente da qualche peccatuccio
veniale (il suo nome risulta spesso accostato agli esempi da
condannare di chi eccede nel bere), trovandosi a dover giustificare
gli eccessivi errori di copiatura nei suoi testi ha una trovata
geniale: “mica è colpa mia – dice – il responsabile delle mie
sviste, come di quelle di tutti gli scribi e i copisti, è
Titivillus, un demone che opera alle dipendenze di Belfagor, e si
diverte a riempire di sbagli e imprecisioni il difficile lavoro degli
scrivani”.
Così
nasce Titivillus, il diavolo che induce in errore gli scribi, molto
ben accetto dagli stessi, visto che di lì in avanti gli fornirà una
comoda scusa per giustificare strafalcioni assai frequenti durante la
copia dei manoscritti. Lo stesso demone sarà poi indicato anche come
raccoglitore delle chiacchiere inutili e delle parole mal pronunciate
o borbottate durante le funzioni religiose, fornendo un alibi anche
ai peccatori che si macchiano di simili colpe. Negli anni Titivillus,
incolpato di varie malefatte, si ritaglia un ruolo da protagonista
come figura sovversiva della commedia e nel dramma liturgico
tardo-medievale, e nel Teatro del Mistero. In un trattato devozionale
del XV secolo così presenta sé stesso: “Sono un povero diavolo,
il mio nome è Titivillus. Devo ogni giorno portare al mio padrone un
migliaio di borse piene di errori e di negligenze, nelle sillabe e
nelle parole”. Un'ultima cosa: Titivillus sembra molto interessato alle mie "Storie impossibili", quindi se trovate degli errori, sapete a chi dare la colpa...
Guarda i video per approfondire la storia del "povero diavolo".
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