Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La storia di Blind Tom: cieco dalla nascita,
schiavo in Georgia, autistico ma dotato di una memoria incredibile,
capace di imitare qualunque suono. E soprattutto pianista prodigio
fin da bambino e straordinario musicista, uno dei più applauditi e
osannati del diciannovesimo secolo.
Thomas
"Blind Tom" Wiggins nasce il 25 maggio 1849 in una
piantagione della Contea di Harris da genitori schiavi. I suoi
padroni, resisi conto che è cieco decidono di ucciderlo. Poi lo
vendono con tutta la famiglia a un avvocato di Columbus, il generale
James Neil Bethune. E qui cominciano le sorprese. Il
bambino "non ha il controllo della propria mente": è
autistico, anche se la definizione verrà coniata solo un secolo
dopo. Ma non è questo che stupisce. Il piccolo Tom si interessa solo
ai suoni, e riesce ad imitarli con incredibile precisione: ripete
conversazioni di 10 minuti senza sbagliare una parola, anche se non
capisce ciò che sta dicendo. Le sorelle Bethune, figlie del padrone,
suonano il pianoforte. Lui si siede allo strumento e ripete i brani
ascoltati, nota dopo nota. Ha 4 anni. Il generale capisce di essere
di fronte a un musicista prodigio, e gli permette di suonare quanto
vuole.
Tom
passa al piano anche 12 ore al giorno. A 5 anni dopo un acquazzone su
un tetto in lamiera esegue “Rain storm” la sua prima
composizione. A 6 anni si esibisce già in tutta la Georgia. Bethune
assume musicisti e li fa suonare per Tom, che riproduce i brani dopo
un singolo ascolto. Alla fine ne avrà imparati 7000. A 8 anni entra
nella scuderia del manager Perry Oliver e diventa Blind Tom. Con lui
gira il mondo, diventa famoso, si esibisce anche alla Casa Bianca e
guadagna un milione e mezzo di dollari l’anno. Che anche se lo
schiavismo è abolito vanno ai suoi “padroni”. E’ amatissimo da
Steinbeck e Twain, che di lui scrive “E’ un angelo”. Ritiratosi
dalle scene, Blind Tom morirà a 58 anni. Non esistono sue
registrazioni. Le sue composizioni sono eseguite raramente. Eccone
alcune.

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