Sembra
impossibile ma...
Nelle
acque del lago Rookpund sono stati trovati oltre 300 scheletri. Gli
esami hanno accertato che i resti risalgono a 1200 anni fa, e tutti
sono morti nello stesso modo: colpiti alla testa da piccoli oggetti
di forma sferica.
Lo
specchio d'acqua quasi circolare si allarga in una stretta vallata
dell'Uttarakhand, nel nord dell'India, a 5020 metri di altitudine, e
per 11 mesi l'anno è coperto di ghiaccio. Le aree intorno sono
disabitate per molti chilometri. Dell'esistenza di un “lago degli
scheletri” si sentiva parlare da sempre nelle leggende locali, ma a
vederli affiorare dalle acque limpide dopo il disgelo è un ranger
della riserva di caccia di Nanda. Siamo nel 1942, lui fa rapporto
alle autorità britanniche e queste pensano a un tentativo di
invasione giapponese. Ma si scopre subito che i resti sono molto più
antichi. Se ne contano a centinaia. Ma come sono morti? Tutti i
teschi mostrano fratture: colpi devastanti provocati da oggetti
arrotondati delle dimensioni di una palla da baseball. Non ci sono
lesioni in altre parti dei corpi. E' un mistero.
Per
risolverlo bisogna aspettare il 2004, quando il National Geographic
invia un team di ricercatori che recuperano 30 scheletri. Molti hanno
brandelli di carne attaccati alle ossa.Trovano anche manufatti in
legno, ferro e pelle. I successivi test del DNA indicano che gli
scheletri appartengono a due gruppi distinti; il 70% proviene
dall'Iran, i restanti sono coerenti con la popolazione indiana
locale. La datazione al radiocarbonio delle ossa determina che la
carneficina è avvenuta intorno all'850. In base a questi dati, i
ricercatori ricostruiscono così la storia: una carovana di
viaggiatori provenienti dall'Iran sta attraversando le montagne
guidata da portatori locali, quando viene sorpresa da una terribile
grandinata. La zona è priva di ripari, e tutti vengono uccisi dai
colpi alla testa; poi i corpi precipitano giù per i ripidi pendii,
e si accumulano nel lago a fondo valle. Solo in seguito qualcuno
rammenterà la leggenda che i vecchi indiani raccontano da sempre ai
bambini: tanti anni fa il re di Kanauj con la moglie incinta e un
seguito di servi, cortigiani e danzatori partirono per un
pellegrinaggio al santuario di Nanda Devi; in quei giorni vi furono
tempeste terribili e una grandinata mai vista, e di tanti che erano
partiti neanche uno fece ritorno.
Guarda i video con le diverse teorie sul mistero degli schelerti del lago Rookpund.
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