Sembra
impossibile ma...
Questa
è una storia vera. George P. Burdell è un cittadino modello. Nato
nel 1908 ad Augusta, in Georgia, nel 1927 si iscrive alla prestigiosa
GT (Georgia Tech), tra le prime 8 università americane, dove
consegue una laurea e un master in Technologic engineering, pratica
sport ad alto livello, combatte su vari fronti in guerra, al ritorno
si sposa, ha un figlio, insegna alla GT, e nel 2001 è in testa fino
alla fine nel sondaggio per il Premio Person of the Year del Time,
che andrà poi a Rudolph Giuliani. Eclettico e instancabile, ottiene
eccellenti risultati in molteplici attività, tutti comprovati da
diplomi, attestati e documentazioni ufficiali. Cosa c'è di strano? Solo
un dettaglio: George P. Burdell non esiste.
Facciamo
un passo indietro. All'inizio dell'anno accademico 1927/28 William
Edgar "Ed" Smith fa domanda alla GT e riceve per sbaglio
due moduli di iscrizione. Da lì nasce l'idea, degna di “Amici
miei”, e nasce anche George P. Burdell, con il cognome da nubile
della madre del migliore amico di Smith, che iscrive Burdell a tutti
i corsi che frequenta lui. Poi con l'aiuto di amici fa tutti i
compiti due volte, cambiando leggermente testi e calligrafia: i test
invece li prende doppi, e li consegna compilati con nomi diversi.
Nessuno sospetta niente, e nel 1930 arriva la laurea, seguita poi dal
master. Il suo nome resta ufficialmente fra quelli degli studenti
laureati. In questi anni la Anak Society, la più antica
confraternita segreta della GT, offre l'adesione a Burdell, che
risulta anche come agonista nelle guide del calcio dal 1928, e poi
del basket dal 1956 e capitano della squadra GT Swimming del 1988.
Già,
perché la voce si è sparsa, e Burdell è diventato una leggenda
universitaria che gli studenti terranno viva per decenni. Così
Burdell compare nell'equipaggio di un bombardiere B-17 in guerra, con
12 missioni su vari fronti, e poi ancora in Corea, Vietnam, Iraq,
Afghanistan. In patria, a parte i documenti del suo matrimonio con
tale Agnes Cartwright, ecco decine di iscrizioni ai corsi della GT,
mentre il suo nome nel 1971 appare fra le nomine a professore,e poi
su qualunque petizione alla scuola, sui registri di nozze e sui libri
degli ospiti ai funerali di tutte le chiese e sinagoghe di Atlanta,
sulle liste di aeroporti, ristoranti e luoghi sportivi di tutto il
mondo. E ancora, nel cda della rivista Mad per 14 anni, nell'album
del 1995 “Jesus Christ Superstar: a resurrection” come baritono,
fra i delegati alla Convenzione nazionale Democratica della Georgia,
fra i produttori del sito Web di South Park; nel 2001 è in testa col
57% dei voti nel sondaggio per il Premio Person of the Year del Time
(finché alla rivista si sono chiesti chi mai fosse), e nel giugno
2019 compare fra i progettisti della missione satellitare Prox-1.
Nel
frattempo in tutta la Georgia a suo nome sono state emesse un gran
numero di carte di credito, registrati innumerevoli abbonamenti a
riviste, sconti online, iscrizioni a premi. Burdell ha diversi
account su LinkedIn, Facebook e Instagram, e nel 2015 Barack Obama lo cita in
un discorso ufficiale alla GT: "So che George Burdell avrebbe
dovuto essere qui oggi, ma nessuno riesce a trovarlo...".
Insomma, oggi è una leggenda del campus, venerato dagli studenti che
lo chiamano “The Spirit of Georgia Tech" e usano il suo nome
ogni volta che non vogliono rivelare il proprio. E ad Atlanta se ti
chiami Burdell, non puoi ordinare una pizza nel raggio di 100 miglia.

Nessun commento:
Posta un commento