Sembra
impossibile ma...
Lei
è fatta così: ha gusti ben precisi, e quando decide una cosa, non
cambia idea per nessuna ragione al mondo. E da oltre 20 anni si veste
completamente e ininterrottamente di verde. Tutto sommato non fa
niente di speciale, la sua scelta è alla portata di ognuno di noi.
Ma l’impossibile può nascere anche solo dalla perseveranza.
Elizabeth
Eaton Rosenthal, conosciuta come Elizabeth sweetheart, o anche “The
green lady of Carroll gardens”, è nata 76 anni fa in Nuova Scozia.
Da mezzo secolo vive a New York, e la sua scelta forse – lo dice
lei stessa – nasce dall’esigenza di mantenere vivo il ricordo
della capanna di tronchi in mezzo agli alberi dove è stata allevata
dai nonni. Insomma, fra “la casetta in Canadà” e “mi ricordo
montagne verdi” Elizabeth, artista e designer abituata ad
esprimersi con i colori, si è inventata la monomania che la rende
unica e anche piuttosto famosa.
E’
la nonna nell’immediato dopoguerra ad insegnarle a dipingere (e a
vestire), prima di studiare Belle arti con Alex Coleville, famoso
pittore canadese. Nel 1964 emigra a New York e si presenta all'agenzia
di disoccupazione con in mano solo un cuscino disegnato da lei. Con
queste “credenziali” ottiene subito un lavoro nel reparto
artistico del Garment Center, il più importante centro commerciale
del fashion district. Nel 1987 fonda la propria azienda di design,
SweetPea Design Studio, ma non abbandona la produzione artistica.
E’
in questi anni che decide di trasformare la sua passione per il verde
in una scelta di vita: così da allora non solo indossa sempre e solo
abiti, calzature e accessori verdi, ma tinge anche i capelli dello
stesso colore, e arreda e decora la sua casa in tutte le tonalità di
verde. Elizabeth è sposata dal 1957 con Robert Rosenthal, artista
anche lui, e i due hanno un figlio, Sam, di professione mentalista.
“Per
me – dice l’ormai anziana signora - l verde è il colore più
allegro e positivo, e mi aiuta ad affrontare i problemi quotidiani.
Ormai non riesco neanche ad immaginarmi con un colore diverso. Ma
non pensate che sia un’ossessione: è successo tutto naturalmente,
non ho pianificato nulla. Certo, mi piace vedere la
gente che si incuriosisce e si diverte. I bambini poi sono i più
entusiasti”. Un entusiasmo condiviso anche dal marito: “È bello
andare in giro con lei, tutti la salutano, i bambini corrono da lei e
i turisti la fermano in strada per farsi una foto insieme”.
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