Sembra impossibile ma...
Una
ragazza di 19 anni ha vissuto una disavventura kafkiana pagando con
due settimane di carcere l'errore di avere valicato inavvertitamente
il confine americano mentre faceva jogging.
British
Columbia, Canada, al confine con gli Stati Uniti. Cedella Roman ha 19
anni ed è appena arrivata dalla Francia dove vive col padre; nella
cittadina di North Delta, vicino a Vancouver, vive sua madre,
Christiane Ferne, e lei è andata a trovarla. Vista la bella serata,
decide di fare un po' di jogging lungo la costa di White Rock, pochi
chilometri più a sud, luogo ideale per una corsa all'aria aperta. Sa
di essere vicina al confine con gli USA, ma non conosce bene la zona,
ed è impegnata ad ammirare il panorama, con i suoi scorci da
cartolina sulla baia di Semiahmoo. Passa vicino all'Arco della Pace,
un monumento alto 25 metri eretto nel 1921 per celebrare l'amicizia
tra i due paesi nordamericani con le parole incise a grandi lettere
"Figli di una stessa madre”. Nessuno le ha detto che l'arco si
trova a cavallo del confine, e niente segnala che sta entrando negli
Stati Uniti. Se ne rende conto solo quando la fermano due agenti
americani. Le chiedono i documenti, ma lei, in tuta da jogging, ha
dimenticato di prenderli. “L'ho fatta grossa”, pensa preoccupata,
e cerca di giustificarsi per evitare una multa. Non immagina ciò
che le sta per capitare.
“Gli
agenti mi dicono che ho attraversato illegalmente il confine –
racconta -, spiego che non l’ho fatto apposta, che non ho visto
alcuna indicazione. Mi invitano a seguirli, poi mi caricano su un
veicolo, dentro una specie di gabbia. Mi rendo conto che la faccenda
sta diventando seria. Sono spaventata, mi metto a piangere. Al posto
di frontiera mi chiedono di rimuovere tutti i miei oggetti personali,
mi perquisiscono dappertutto, mi chiudono in una cella”. A Cedella
viene concessa solo una telefonata alla madre, che arriva di corsa e
fornisce immediatamente i documenti richiesti. Non basta. La mattina
dopo la trasferiscono al centro di detenzione di Tacoma nello stato
di Washington, 225 km a sud. Ci resterà per due settimane prima di
essere riportata al confine canadese e rilasciata. La US Border
Protection conferma tutto. E non si scusa per l’accaduto ma
replica: "Chiunque entra negli Stati Uniti in luoghi diversi
dagli ingressi ufficiali e senza l'ispezione di un funzionario di
frontiera, entra illegalmente, viene considerato clandestino e come
tale deve essere trattato e processato”.
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