Sembra
impossibile ma…
Gli
Smartphone sono una minaccia per la nostra memoria: più foto e video
facciamo per fissare i momenti che contano della nostra vita, peggio
ce li ricorderemo. In estrema sintesi è questo il risultato di una
ricerca effettuata alla Dartmouth University e pubblicata in questi
giorni sul "Journal of Social Psychology": l'ansia di
accumulare immagini e mostrarle su Fb, Twitter e Instagram, modifica
la nostra capacità di fissare nella memoria le esperienze.
La
psicologa Emma Templeton, ricercatrice alla Dartmouth, racconta come
è stato effettuato lo studio, di cui è coautrice: “Abbiamo
coinvolto diversi gruppi di volontari. Solo una parte poteva
registrare e condividere le esperienze vissute. Poi sono stati fatti
dei test di memoria. In tutto, sono stati condotti tre studi e da
tutti e tre è risultato che coloro che non avevano utilizzato i
media ricordavano l'esperienza vissuta molto più nitidamente
rispetto a chi aveva avuto la possibilità, di fotografare, filmare e
condividere.
In
uno degli esperimenti, condotto nella Stanford Memorial Church,
alcuni hanno partecipato a un tour guidato, altri si sono affidati a
smartphone con fotocamera, e a loro è stato chiesto di scattare foto
da postare su Fb. Altri ancora sono entrati nella chiesa senza alcun
supporto tecnologico. Bene, il quiz a sorpresa effettuato sette
giorni dopo, nel quale veniva chiesto ai volontari cosa ricordassero
della chiesa, ha dato risultati inequivocabili: chi non aveva la
fotocamera ha dato in media più di 7 risposte su 10 corrette. Chi
aveva “socializzato” le immagini, meno di 6 risposte esatte su
10.
Ma
perché avviene questo “furto di ricordi”? “Probabilmente –
spiega la psicologa – perché abbiamo inserito nelle nostre vite
dispositivi che, senza che ce ne rendiamo conto, sono una gigantesca
fonte di distrazione. Quando li usiamo, ci distraiamo dall'esperienza
che stiamo vivendo”. Il risultato è l’opposto di quello che ci
eravamo prefisso. Le nuove tecnologie si sostituiscono alla nostra
memoria, ci mangiano i ricordi. Un bel paradosso: filmiamo la vita
invece di viverla, e non siamo più in grado di ricordare proprio
quegli eventi che volevamo preservare.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S002210311730505X
https://books.google.it/books?id=8I6BDwAAQBAJ&pg=PT117&lpg=PT117&dq=emma+templeton+dartmouth+Journal+of+Social+Psychology&source=bl&ots=_CdnROt4A3&sig=ACfU3U1XSqVqQjLtvkFO2SFmyoK8hjV12Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwigzr_h567qAhUllIsKHRbdCYMQ6AEwBXoECAsQAQ#v=onepage&q=emma%20templeton%20dartmouth%20Journal%20of%20Social%20Psychology&f=false
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S002210311730505X
https://books.google.it/books?id=8I6BDwAAQBAJ&pg=PT117&lpg=PT117&dq=emma+templeton+dartmouth+Journal+of+Social+Psychology&source=bl&ots=_CdnROt4A3&sig=ACfU3U1XSqVqQjLtvkFO2SFmyoK8hjV12Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwigzr_h567qAhUllIsKHRbdCYMQ6AEwBXoECAsQAQ#v=onepage&q=emma%20templeton%20dartmouth%20Journal%20of%20Social%20Psychology&f=false
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