Sembra
impossibile ma...
Durante
la seconda guerra mondiale gl inglesi progettarono e in parte
realizzarono un'immane portaerei fatta di ghiaccio.
Nel
1943 le navi alleate dirette dal Canada al Regno Unito devono
traversare una striscia di mare ampia 480 km fuori portata per gli
aerei con base a terra; qui gli u-boot tedeschi ne fanno strage.
Servono portaerei, ma c'è carenza di acciaio per costruirle. Lo
scienziato britannico Geoffrey Pyke ha un'idea bizzarra: realizzare
una portaerei di ghiaccio tagliando una grande fetta da un iceberg
artico, livellare la superficie per consentire l'atterraggio degli
aerei, scavare tunnel interni per dargli ricovero, e rimorchiare il
tutto nel medio Atlantico. Lord Louis Mountbatten, capo del Combined
Operations inglese, ritiene Pyke un genio, e garantisce per lui di
fronte a Churchill, che approva. Parte così il “Progetto
Habakkuc”. I primi test sono negativi: il ghiaccio si scioglie, è
duro ma fragile e si deforma sotto la pressione di un peso. Pyke
rivede il piano, studia un complesso sistema di refrigeramento e
scopre una recente invenzione di Max Perutz, il Pykrete: 86% di
ghiaccio e 14% di un impasto di cellulosa e segatura, un materiale 14
volte più forte del solo ghiaccio e più duro del cemento. Convince
Mountbatten che per dimostrarne la qualità di fronte agli alti gradi
dell'esercito spara un colpo di pistola su un blocco di pykrete, il
proiettile rimbalza e colpisce a una gamba l'ammiraglio Ernest King
(secondo altre versioni lo sfiora soltanto). La prova però convince
tutti.
Così
in Canada, nel Jasper Park, iniziano i lavori per la portaerei:
lunghezza
610 metri, larghezza 91 metri, pareti dello scafo spesse 12 metri,
pescaggio 50 metri, stazza 2 milioni di tonnellate, 26 motori
elettrici posizionati su gondole esterne, velocità 6 nodi, 40
torrette e decine di cannoni anti-aerei, pista di atterraggio capace
di ospitare fino a 150 aerei, 280.000 blocchi di ghiaccio necessari
per costruirla. Tempo previsto, 8 mesi, stima dei costi, 120 milioni
di euro attuali. Queste le cifre. Una struttura inaffondabile, purché
rimanga in zone a temperature basse, altrimenti si scioglie. Al
lavoro 8.000 operai che realizzano un prototipo lungo 18 metri
del peso di 1000 tonnellate nelle acque del Patricia Lake. E niente
più: le spese sono eccessive, serve troppo legno, e poi le sorti
della guerra cambiano e contro gli u-boot vengono prese misure più
razionali.
Il mostro non vedrà mai il mare: il progetto Habakkuc
viene abbandonato. Il prototipo
impiegherà 3 estati per sciogliersi, oggi
i resti in fondo al Patricia Lake attirano sub da mezzo mondo.
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