Sembra
impossibile ma...
Nell'anno
2020 per la prima volta nella storia un sito abitato dall'uomo
azzererà la produzione di rifiuti.
Il
villaggio di Kamikatsu, nel sud ovest del Giappone, raggiungerà nel
giro di pochi mesi il 100% di riciclo dei rifiuti prodotti dai 2.000
abitanti. E l'inceneritore che oggi smaltisce la minima quota di
rifiuti rimasta da quando, nel 2003, è partito il progetto “Zero
waste”, sarà dismesso. Il piccolo miracolo è merito soprattutto
dei cittadini. Fino al 2003 il villaggio smaltiva i rifiuti nel modo
peggiore: un inceneritore a cielo aperto. Per la popolazione locale
si è trattato di rivoluzionare abitudini millenarie, e non è stato
un passaggio semplice. C’è voluto del tempo per convincere la
gente a ordinare e lavare i rifiuti a casa, e a portarli nel centro
di raccolta. Già, perché ogni giorno i residenti sono chiamati a
differenziare i propri rifiuti, selezionando l’organico da
destinare al compostaggio, lavando e asciugando il resto degli scarti
da portare poi allo Zero Waste Center, isola ecologica dove sono
attesi da 45 diversi contenitori divisi in 13 tipologie di rifiuti.
La gente separa da 5 a 10 categorie nella propria casa, poi fa la
separazione finale al centro di raccolta. In prima battuta separa gli
scarti alimentari, i metalli, la carta, le materie plastiche, le
bottiglie di vetro, i vassoi per alimenti, i mobili e le macchine.
All’interno di questi gruppi, all'isola ecologica ci sono le
sottocategorie: il metallo separato da alluminio e acciaio; la carta
suddivisa in giornali, cartone, cartone di carta, cartone di carta
con alluminio, tubi di carta dura, bicchieri di carta e carta
straccia, etc.
Per
incentivare il riuso, c'è poi un emporio dove si scambiano utensili
che non si usano più con biglietti della lotteria, si vendono
vestiti, stoviglie e oggetti vari ancora utilizzabili, si prendono in
prestito piatti e bicchieri per eventi speciali eliminando gli
oggetti monouso. Il risultato? Sui libri di storia si leggerà che
nell'anno 2020 dalle strade di Kamikatsu è sparita la spazzatura e
tutto ciò che ricorda “l'era dei rifiuti”.
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