Sembra
impossibile ma...
L'immagine
del castello circondato da un fossato dove nuotano i coccodrilli fa
parte dell'immaginario collettivo; eppure è solo una leggenda
metropolitana. Intorno a un castello nella Repubblica Ceca c'era
invece (e c'è ancora) un fossato pieno di orsi.
Scopo
principale di un fossato è la difesa da soldati che attaccano le
mura; dispositivi come gli arieti e torri mobili diventano
inutilizzabili, ma già trabucchi e catapulte ne riducono
l'efficacia. In realtà fin dai tempi più antichi i fossati avevano
un'altra e più importante funzione: fermare gli attacchi
sotterranei. Una delle tecniche favorite per violare le città
infatti era lo scavo di tunnel al di sotto delle mura per indebolirle
e farle collassare, cosa che un profondo fossato rendeva impossibile.
I
fossati pieni d'acqua poi erano molto più rari di quanto si pensa,
intanto perché l'acqua aggiungeva poco alle potenzialità difensive,
poi perché erano assai difficili e costosi da mantenere: a meno che
non ci fosse una sorgente naturale, servivano molte risorse per
evitare che il canale si trasformasse in uno stagno putrido pieno di
alghe, di insetti e di liquami. Per questo andavano regolarmente
drenati, puliti e riempiti di nuovo. Un lusso che in pochi si
potevano permettere, e questi li usavano più come uno status symbol,
riempiendoli di pesci e di piante acquatiche. Ma veniamo ai
coccodrilli (o alligatori): non esistono casi documentati di una loro
presenza. Introdurre grandi rettili in habitat molto diversi da
quelli naturali sarebbe cosa oltre che costosa, assai difficile;
inoltre sarebbe stato pericoloso per gli stessi residenti, visto che
niente vieta che gli animali escano dal fossato. Di fatto l'unico
riferimento concreto a livello europeo è la Storia del coccodrillo
di Castelnuovo raccontata da Benedetto Croce nel suo "Storie e
leggende napoletane“. Una leggenda appunto. Tornando ai fossati dal
letto asciutto, in alcuni rari casi i proprietari di fortezze vi
hanno allevato animali pericolosi, ma più come spettacolo e
divertimento che per difesa, come Guglielmo V di Baviera che teneva
leoni e un leopardo nel fossato del maniero di Trausnitz. Il caso più
famoso è quello del castello di Krumlov nella Repubblica Ceca: il
primo riferimento al “fossato degli orsi” è del 1707, dopodiché
ha quasi sempre contenuto almeno un plantigrado. Oggi di orsi ce ne
sono tanti, per la gioia di turisti e visitatori e soprattutto dei
bambini.
Nessun commento:
Posta un commento