Sembra
impossibile ma...
Nelle
profondità del Mediterraneo riposano centinaia di bottiglie di vino
di qualità. E gli enologi esultano perché il fino invecchiato sui
fondali marini è migliore di quello conservato nelle cantine.
Tutto
ha inizio pochi anni fa. Il primo vero esperimento scientifico lo
effettuano nel 2015 “Les vins de Bandol”, associazione di
viticoltori francesi che posa 120 bottiglie di vino (rosso, bianco e
rosato) su un fondale del Mediterraneo mantenuto segreto per evitare
gli attacchi di pirati ad alta gradazione alcolica. Obiettivo:
verificare se l’invecchiamento del vino in mare produce risultati
migliori rispetto all’invecchiamento in cantina. L'ispirazione è
venuta dall'ottimo stato di conservazione dei prodotti conservati
nelle anfore di navi affondate centinaia di anni fa; il ritrovamento
di bottiglie perse in mare durante la seconda guerra mondiale, col
vino perfettamente conservato e con aroma e gusto straordinari, ha
fatto il resto.
C'è
poi un'esperienza simile, 20 anni prima con bottiglie di bianco
Noirmoutier conservate in un allevamento di ostriche per pochi mesi:
il vino sviluppò una complessità di sapori straordinaria. Così i
viticoltori francesi, in collaborazione con una scuola di
sub,lasciano per due anni le bottiglie in un contenitore a nido d’ape
inserito in una gabbia, a 40 metri di profondità. Primo test di
assaggio con i migliori enologi unanimi: buon sapore, buon corpo,
aromi secondari inconsueti ma non ancora completamente sviluppati.
Come dire, sott'acqua serve più tempo che in cantina. Le ragioni dei
benefici? Sott’acqua la luce solare è scarsa, la temperatura è
fresca e costante e la pressione è più alta.
E in Italia? Negli ultimi due anni anche da noi è boom: quelli dell’azienda vinicola Bisson di Chiavari si dicono anzi i veri pionieri della pratica, visto che già nel 2009 posarono nel golfo di Portofino 6.500 bottiglie di Abissi - Riserva Marina; nell'Adriatico il rosso di Ornella Molon Traverso viene affinato 6 mesi in barrique nella Laguna di Caorle prima di diventare Lagunare Rosso; in Sardegna 700 bottiglie di Vermentino Doc di Santa Maria La Palma invecchiano nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia; infine l’Agricola Valle Camonica ha scelto le acque dolci del Lago d’Iseo: qui il suo Nautilus passa un anno a 40 metri di profondità con temperatura 5 gradi e pressione 4 bar costanti.
E in Italia? Negli ultimi due anni anche da noi è boom: quelli dell’azienda vinicola Bisson di Chiavari si dicono anzi i veri pionieri della pratica, visto che già nel 2009 posarono nel golfo di Portofino 6.500 bottiglie di Abissi - Riserva Marina; nell'Adriatico il rosso di Ornella Molon Traverso viene affinato 6 mesi in barrique nella Laguna di Caorle prima di diventare Lagunare Rosso; in Sardegna 700 bottiglie di Vermentino Doc di Santa Maria La Palma invecchiano nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia; infine l’Agricola Valle Camonica ha scelto le acque dolci del Lago d’Iseo: qui il suo Nautilus passa un anno a 40 metri di profondità con temperatura 5 gradi e pressione 4 bar costanti.
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