martedì 8 ottobre 2019

21 - BRAVO ROMEO, BIS... MUORI ANCORA




Sembra impossibile ma...
Robert Coates è stato un attore famosissimo. Convinto di essere il più grande di tutti, in realtà in scena era un vero cane, e il pubblico riempiva i teatri solo per deriderlo.

Coates nasce ad Antigua nel 1772. Ricchissimo di famiglia, si trasferisce a Bath nel 1807. Qui due anni dopo inizia a fare teatro. Per lui è una vera passione, convinto com'è di essere un grande istrione. Idea che pubblico e critica non condividono: in breve si fa conoscere come “il peggior attore della storia” e i giornali ne descrivono “la grottesca presenza scenica, la totale mancanza di flessibilità degli arti, la goffaggine del passo, il modo idiota del dimenarsi e la completa incapacità di richiamare alla mente il testo appreso”. Lui non demorde, usa la fortuna di famiglia per sovvenzionare produzioni di cui è regista e protagonista, e se un direttore di teatro esita a farlo esibire, lo corrompe. Come fa con attori e attrici che rifiutano di fargli da comprimari. Il pubblico fischia, lo deride, sghignazza; lui risponde sempre in modo estremamente gentile. A volte però si mette male, e deve intervenire la polizia. Ma alla fine scatta l'effetto “Corrida”, e la gente affolla i teatri per vedere se è davvero un guitto così terribile. In breve diventa una celebrità, e non delude mai gli spettatori. Gli aneddoti non si contano.

Il suo ruolo preferito è quello di Romeo, che interpreta indossando un grottesco costume di sua creazione; l'abito però è troppo stretto e si strappa lasciandolo con le natiche all'aria. Le scene che Coates ama di più sono quelle drammatiche: per la morte di Romeo, poggia con cura il cappello a terra, spolvera il palco con un fazzoletto e si adagia a terra; la scena è così comica che il pubblico urla “Bravo Romeo! Muori ancora...”. Lui si alza e concede il bis. Non uno, ma quattro, finché Giulietta esasperata si alza dalla tomba e lo manda al diavolo. La gente impazzisce quando dimentica la parte, inventa nuove scene e dialoghi, ripete parti del dramma che gli sono piaciute, improvvisa deliranti pantomime: più volte si registrano malori per il troppo ridere. Per 7 anni è una star, poi il pubblico si stanca. Coates abbandona le scene e per evitare i creditori va in Francia. Qui si sposa e ha due figli prima di tornare a Londra. Non reciterà mai più. Muore a 76 anni investito da un taxi a cavallo. In Drury Lane, di fronte al Theatre Royal, naturalmente.
Guarda i video con la storia di Robert Coates e uno spettacolo teatrale a lui dedicato.
 

 



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