Sembra
impossibile ma...
Nel
febbraio del 1942 un sottomarino giapponese aprì il fuoco contro la
costa della California, proprio come in “1941 Attacco a Hollywood”,
il film di Steven Spielberg che racconta una battaglia tutta da
ridere. Ma ciò che accadde nella realtà supera di gran lunga la
fantasia.
Febbraio
1942. Da poco più di 2 mesi gli Stati Uniti, dopo l'attacco a
sorpresa di Pearl Harbour, sono entrati in guerra contro il Giappone.
Sette sottomarini della flotta imperiale pattugliano la costa
occidentale americana. Nelle settimane precedenti hanno affondato
alcune navi mercantili. La sera del 23 il comandante Kozo Nishino
guida il sottomarino I-17con un equipaggio di 100 uomini verso
Ellwood, sulla costiera di Santa Barbara, poche miglia a nord di Los
Angeles. Prima della guerra Nishino comandava una nave mercantile e
ricorda di essersi rifornito di petrolio all'Ellwood Oil Field; per
fare bella figura decide di attaccare da solo l'impianto costiero.
Appena cala l'oscurità apre il fuoco su un serbatoio di carburante
sulle scogliere. Alcuni operai sentono i colpi e pensano a un
incidente, ma uno di loro scorge le luci intermittenti della I-17 nel
buio e lancia l'allarme. Intanto Nishino non coglie un obiettivo che
è uno, continua a sparare per 20 minuti verso ranch e attività
commerciali. I telefoni della polizia sono bollenti: arrivano i
giapponesi, stanno sbarcando sulla west coast, l'invasione è
iniziata. Suonano le sirene, scatta il black out. Alla fine una sola
granata colpisce l'Ellwood Pier. I danni sono lievissimi. Nishino
furioso ordina il cessate il fuoco. L'alba trova un'intera regione
terrorizzata, ma pronta a combattere.
Di
giorno in un silenzio surreale non succede niente, ma la notte del 24
scoppia la “battaglia” di Los Angeles. Ore di panico nelle quali
si moltiplicano gli avvistamenti di aerei nemici, navi, sommergibili,
truppe da sbarco. Le difese costiere rispondono con continui
bombardamenti antiaerei contro nemici fantasma. I 7 sottomarini
giapponesi infatti quella notte sono molto più a nord: attaccano un
faro canadese sull'isola di Vancouver. Il giorno dopo il presidente
Franklin D. Roosevelt ordina a tutti i giapponesi-americani di
evacuare la costa occidentale: non si fida. 120.000 persone, quasi
tutti cittadini americani, vengono trasferite in 10 campi di
internamento all'interno del Paese. Torneranno a casa solo nel marzo
del 1946.
Guarda i video con il documentario che racconta la "battaglia di Los Angels" e il trailer del film "Allarme a Hollywood".
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