Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La protagonista sembra uscita da un episodio di
Kill Bill. Si chiama Takeko Nakano e più o meno negli anni in cui
dalle nostre parti Garibaldi combatteva per unire l’Italia, lei si
batteva al comando di un incredibile esercito di donne in una guerra
senza speranza contro le truppe dell’imperatore Meiji.
Takeko
nasce a Edo, l’antica capitale, nel 1847. Figlia primogenita di un
samurai potente e rispettato, riceve una completa formazione
culturale ed eccelle nelle arti letterarie, nello studio dei classici
cinesi, nella calligrafia. E nelle arti marziali, dove a 16 anni è
già una vera maestra. In breve si fa notare oltre che per la sua
bellezza, per l’abilità col naginata, una sorta di lancia ricurva.
Per dedicarsi alla sua arte rifiuta un matrimonio già fissato. La
giovane è ormai una “onna-bugeisha”. Così venivano chiamate da
secoli le donne samurai, addestrate al tantōjutsu (velocissima lotta
coi coltelli) e al naginata. I loro compiti però erano limitati:
curavano i feriti, preparavano e riparavano le armi e combattevano
solo in caso di morte del marito per difendere la casa e la famiglia.
E molti samurai consideravano un disonore morire al fianco di una
donna.
Scoppia
la guerra, e Takeko raduna le sue allieve e crea di nascosto un corpo
di sole femmine combattenti: l’Esercito delle donne. Che non
essendo riconosciuto ufficialmente, dà vita a una sorta di
guerriglia con straordinari risultati. La furia letale delle ragazze
impressiona chi le affronta. Il 10 ottobre 1868, a 21 anni, Takeko
muore nella battaglia di Aizu. La sera prima il suo comandante
l’aveva designata ufficialmente capo delle donne samurai. Di prima
mattina l’Esercito delle donne carica all'arma bianca contro le
armi da fuoco dell'esercito imperiale. Takeko fa strage di soldati
col suo naginata, poi viene colpita al torace da un colpo di fucile.
Morente chiede alla sorella di decapitarla e salvare la testa: i
nemici ne avrebbero fatto un trofeo. Oggi in un tempio di Fukushima
le donne giapponesi ogni anno in autunno rendono omaggio all’albero
sotto cui è sepolta la testa di Takeko Nakano.
Guarda nei video un documentario sulla vita di Takeko Nakano e alcune scene di un film dedicato all'ultima samurai.
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