Sembra
impossibile ma...
Questa
è una storia vera. Certe storie sono così belle che sembrano
inventate. E invece di fantasia Katia Bernardi nello scrivere il suo
bel libro “Funne – Le ragazze che sognavano il mare” ce ne ha
messa poca o punta.
La
storia, che è finita sulle prime pagine dei giornali di tutto il
mondo, è nata tra le montagne del Trentino, a Daone, un paesino di
neanche 600 abitanti nella sperduta valle omonima. Protagoniste 12
donne parecchio in la con gli anni. Alle spalle una lunga vita
dedicata a lavorare in casa e tirare su figli mentre i mariti
guadagnavano la pagnotta faticando in miniera o coltivando una
campagna avara. Tra di loro si chiamano funne che in dialetto locale
vuol dire donne. “Le ho incontrate – dice Katia Bernardi - nel
circolo pensionati Il Rododendro. Lì è venuto fuori che molte di
loro non avevano mai visto il mare. Ed è nata l’idea: perché non
andarci tutte insieme al mare, per l’annuale gita del circolo?”.
Quelli
che mancano però sono i soldi. Ma le funne si danno da fare: prima
mettono su un banchetto dove vendono torte fatte in casa. Ma la cifra
raccolta è poca cosa. Allora posano per un calendario da vendere a
Natale, dove ogni funna racconta i propri sogni: dall’udienza del
Papa alla crociera sulla Love Boat fino al conoscere Gianni Morandi.
Ma il sogno impossibile rimane il viaggio tutte insieme per vedere il
mare. Anche perché il calendario non vende che poche copie. Ma le
“old girls” non mollano, ed ecco che da un nipote arriva l’idea,
bella e per loro impronunciabile: crowdfunding. Le supernonne
affrontano anche internet: risultato, in meno di una settimana arriva
il doppio della cifra necessaria. E loro volano sull’isola di
Ugljan in Croazia, che ribattezzano isola di Giuliano. Dove vedono
finalmente il mare.
La
notizia vola su tutto il pianeta, Katia Bernardi scrive il libro e
gira un documentario. E impara a vivere ogni giorno con lo spirito
delle ragazze che volevano vedere il mare.
Guarda il film "Funne" diretto da Katia Bernardi.
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