Sembra
impossibile ma...
Sotto
il sole della California nascono ancora storie che sembrano uscite
pari pari da un film di Frank Capra, di quelle che il cinema, perso
fra serial killer, spietati affaristi e supereroi, non racconta più.
E'
una storia di immigrati che vivono in America: John e Stella Chhan.
Stella arriva da Hong Kong, John dalla Cambogia. Si incontrano a
Miami negli anni '70, si sposano e si stabiliscono a Orange County.
Nel 1989 aprono Donut City, un piccolo bar pasticceria specializzato
in donuts, le ciambelle americane. Da
allora servono la colazione alla comunità chiudendo solo per il
Thanksgiving e a Natale. Qualche mese fa i clienti abituali notano
che non c'è più Stella a servire ai tavoli. John spiega che la
donna è ricoverata in ospedale a causa di un aneurisma, non riesce a
comunicare né a spostarsi. Passano i giorni, la donna si riprende e
ricomincia a parlare; la riabilitazione in una struttura
specializzata è lunga. John la va a trovare ogni giorno: il negozio
apre alle 4,30 del mattino e chiude alle 2 del pomeriggio, lui deve
tenere aperto per far quadrare i conti, ma vorrebbe dedicarle più
tempo.
Dawn
Caviola, una cliente abituale, ci sta male a vedere quel poveruomo
che pensa sempre alla moglie malata. “Ho pensato – racconta - che
se un certo numero di persone avesse comprato le ciambelle ogni
mattina, Chhan avrebbe potuto chiudere presto e andare dalla moglie.
Sono persone così dolci e laboriose”. Così lancia un appello sui
social network. La risposta è sorprendente.
Le
ciambelle di John alle 10 di mattina sono già finite, e lui chiude e
trascorre l’intera giornata con la moglie. La cosa va avanti per
settimane, nel frattempo Stella migliora. E l'orario di lavoro per
John si riduce: i giornali parlano del caso, e la gente alle 5 del
mattino fa la coda per le ciambelle del Donut City; quasi sempre alle
7 i vassoi sono vuoti. Del resto John continua a fare lo stesso
numero di ciambelle che ha sempre fatto, 50 dozzine al giorno: “non
mi interessano i soldi” dice colmo di gratitudine per i suoi
clienti, “questi amici mi hanno fatto il regalo più bello, il
tempo. E io lo uso per stare con mia moglie”.
Qualche
giorno dopo dal negozio passa Dawn Caviola: "Non ci ero più
stata perché vado al lavoro alle 8 e a quell'ora i donuts sono
sempre esauriti”. Qualcuno dice a John che è lei la donna che ha
risolto la situazione; lui piange e ride, non smette più di
ringraziarla. Poi i due si tengono per mano in silenzio. Arriva la
televisione, chiede di replicare la scena. I due si guardano e
scuotono la testa: “no, grazie”. Lei saluta, sorride ed esce dal
negozio.
Guarda il video con i protagonisti della storia.
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