giovedì 10 ottobre 2019

35 - LA SANTA BARBUTA





Sembra impossibile ma...
Un equivoco nato intorno a un dipinto tardo medievale ha dato origine alla storia di una santa mai esistita ma venerata fino a pochi anni fa: santa Vilgefortis (o Starosta), la santa barbuta.

Esistono diverse immagini di questa santa. La più importante è a Praga, nel santuario della Loreta: una statua lignea che rappresenta una donna crocifissa, vestita con un abito lungo di colore violetto, col velo sulla testa e sulle spalle. I lineamenti sono femminei, ma il volto è coperto da una folta barba. Per i praghesi è santa Starosta, ma in molti altri Paesi del nord Europa è più nota come santa Vilgefortis, nome ufficialmente compreso nel martirologio fino agli anni ‘60, che si pensava derivare dal latino Virgo fortis. La storia che la accompagnava è la seguente. Figlia di un re pagano vissuto in Portogallo nell'VIII secolo, si era convertita al cristianesimo facendo voto di verginità. Il padre la promise in sposa a un principe, e lei alla vigilia delle nozze pregò Dio di farla diventare indesiderabile al promesso sposo. La mattina delle nozze la giovane si svegliò con barba e baffi a deturparle il volto, il principe la ripudiò e il padre la fece crocifiggere.

La leggenda si diffuse in tutto il nord Europa, dove Vilgefortis diventò una sorta di patrona delle donne che volevano sfuggire ai mariti prepotenti. E andò avanti fino a quando gli storici appurarono che la santa non è mai esistita. Con ogni probabilità si tratta di una errata interpretazione dell'iconografia del Volto Santo di Lucca (o di un'immagine dello stesso tipo): un crocifisso ligneo proveniente dalla Siria e conservato nella cattedrale di San Martino a Lucca. Cristo vi è rappresentato non col perizoma, ma con il colobium, una tunica lunga sino alle caviglie e con le maniche lunghe, immagine all'epoca inconsueta in occidente. Il culto del Volto Santo ebbe grande fortuna e le riproduzioni si diffusero nel nord Europa grazie ai mercanti lucchesi. Col tempo si perse il riferimento con l’originale, e la veste femminile portò all'equivoco; la leggenda poi si basò sulla contaminazione di varie narrazioni di donne martiri, perseguitate per la fede. Così nacque la santa barbuta, Vilgefortis. Il cui nome deriva non da Virgo fortis, ma da Hilige Vartz: Volto Santo. Guarda i video con un documentario sulla santa barbuta e le ultime scoperte sul Volto santo di Lucca.
 
 
 
 
 
 
 

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