Sembra
impossibile ma...
Un
equivoco nato intorno a un dipinto tardo medievale ha dato origine
alla storia di una santa mai esistita ma venerata fino a pochi anni
fa: santa Vilgefortis (o Starosta), la santa barbuta.
Esistono
diverse immagini di questa santa. La più importante è a Praga, nel
santuario della Loreta: una statua lignea che rappresenta una donna
crocifissa, vestita con un abito lungo di colore violetto, col velo
sulla testa e sulle spalle. I lineamenti sono femminei, ma il volto è
coperto da una folta barba. Per i praghesi è santa Starosta, ma in
molti altri Paesi del nord Europa è più nota come santa
Vilgefortis, nome ufficialmente compreso nel martirologio fino agli
anni ‘60, che si pensava derivare dal latino Virgo fortis. La
storia che la accompagnava è la seguente. Figlia
di un re pagano vissuto in Portogallo nell'VIII secolo, si era
convertita al cristianesimo facendo voto di verginità. Il padre la
promise in sposa a un principe, e lei alla vigilia delle nozze pregò
Dio di farla diventare indesiderabile al promesso sposo. La
mattina delle nozze la giovane si svegliò con barba e baffi a
deturparle il volto, il principe la ripudiò e il padre la fece
crocifiggere.
La
leggenda si diffuse in tutto il nord Europa, dove Vilgefortis diventò
una sorta di patrona delle donne che volevano sfuggire ai mariti
prepotenti. E andò avanti fino a quando gli storici appurarono che
la santa non è mai esistita. Con ogni probabilità si tratta di una
errata interpretazione dell'iconografia del Volto Santo di Lucca (o
di un'immagine dello stesso tipo): un crocifisso ligneo proveniente
dalla Siria e conservato nella cattedrale di San Martino a Lucca.
Cristo vi è rappresentato non col perizoma, ma con il colobium, una
tunica lunga sino alle caviglie e con le maniche lunghe, immagine
all'epoca inconsueta in occidente. Il culto del Volto Santo ebbe
grande fortuna e le riproduzioni si diffusero nel nord Europa grazie
ai mercanti lucchesi. Col tempo si perse il riferimento con
l’originale, e la veste femminile portò all'equivoco; la leggenda
poi si basò sulla contaminazione di varie narrazioni di donne
martiri, perseguitate per la fede. Così nacque la santa barbuta,
Vilgefortis. Il cui nome deriva non da Virgo fortis, ma da Hilige
Vartz: Volto Santo. Guarda i video con un documentario sulla santa barbuta e le ultime scoperte sul Volto santo di Lucca.
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