Sembra
impossibile ma...
Un'avventuriera
sfruttò la somiglianza con Giovanna d'Arco per prenderne il posto
convincendo i seguaci di essere sopravvissuta al rogo. Ringrazio
Giovanni Pelosini per la segnalazione.
Anno
1436. Sono passati 5 anni dalla morte di Giovanna d'Arco.
Nonostante
in tanti l’abbiano vista bruciare sul rogo nella Place du vieux
marché di Rouen, da un po' di tempo circolano voci di sue
apparizioni: c'è chi pensa ad eventi soprannaturali ed evoca il suo
fantasma, e chi crede sia riuscita a sfuggire alla morte. Sono tutti
in errore: se la pulzella cavalca ancora è grazie a Claude du Lis,
una giovane che per 4 anni riuscirà a spacciarsi per l'eroina di
Orleans ingannando nobili e gente del popolo, raccogliendo un bel po'
di soldi e gioielli, e arrivando a comandare un piccolo esercito.
Claude è una vera avventuriera, in Italia si è fatta passare per
uomo ed ha servito come soldato nell'esercito di Papa Eugenio IV, è
lesta di lingua e di spada, cavalca alla perfezione e sa fare
parecchi trucchi da prestigiatore. In più somiglia a Giovanna, tanto
che quando questa era ancora in vita, si era spacciata più volte per
la sorella. Nel 1436 Claude si taglia i capelli, veste abiti maschili
e va dritta filata da Pierre e Jean, i fratelli di Giovanna, dicendo
“sono tornata”. Loro le credono, o forse, annusato l'affare,
fingono di crederle, e s'imbarcano nell'avventura.
Per
4 anni vanno da un paese all'altro, lei si esibisce (il trucco
preferito è strappare un fazzoletto e farlo riapparire integro) e
parla alla gente con grande uso di parabole ed enigmatiche metafore.
I nobili benefattori si moltiplicano e piovono soldi, il conte di
Virnenbourg arriva ad innamorarsi di lei e le affida un piccolo
esercito alla testa del quale si presenta a Colonia. Qui però attira
l'attenzione del clero, e la Santa Inquisizione avvia un'indagine.
Lei scappa in Francia dove si sposa col nobile lorenese Robert des
Armoises. Nel 1439 a Orléans la portano in trionfo, ma anche qui
deve fuggire per non incontrare il sarto di Giovanna, che l'avrebbe
smascherata. Tanto clamore arriva alle orecchie di Carlo VII, che nel
1441 la convoca a corte. Il re, che con la pulzella aveva avuto un
lungo rapporto epistolare, è prima scettico, poi perplesso; quando è
quasi convinto lui le dice: “Giovanna, ricordi il nostro segreto?
Lo sappiamo solo tu, io e Dio...”. Lei sbianca. Poi si getta ai
suoi piedi, confessa la truffa e chiede pietà. Il sovrano decide di
graziarla, e la rispedisce in Lorena dal marito. Di lei non si
sentirà più parlare.
Guarda nel primo video la storia di Claude du Lis e negli altri due l'intreccio fra la sua vita e quella di Giovanna d'Arco.
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