Sembra
impossibile ma...
Franky
Zapata ha inventato il Flyboard, una tavola a turboreazione, l'ha
perfezionata e ha attraversato la Manica volando
(quasi) come Superman.
Zapata
nasce a Marsiglia nel 1978. Inizia con lo sci d'acqua all'età di 16
anni, poi passa al jet-ski: nel 1999 vince il primo titolo europeo,
nel 2007 il primo mondiale. Dopo il 2011 tutti i suoi sforzi si
concentrano sullo sviluppo e la produzione della sua invenzione: il
Flyboard, un dispositivo alimentato da 5 motori a microgetto in grado
di trasportare il pilota per voli di diversi minuti in piedi su una
piattaforma. In equilibrio come su uno snowboard Zapata manovra la
tavola con un joystick, con i minuscoli turboreattori che la spingono
fino a 190 chilometri l'ora; unico problema, l'autonomia limitata del
serbatoio, che il pilota porta sulle spalle. All'inizio le autorità
vietano più volte i voli con “quel trabiccolo”, ma dopo varie
prove di affidabilità Franky ottiene l'ok. E decide di tentare la
traversata della Manica 110 anni esatti dopo l’exploit di Blériot,
primo aviatore a volare in Inghilterra.
Il
25 luglio del 2019 a Sangatte nel Pas de Calais, da dove partì Bleriot,
Zapata spicca il volo; pochi minuti dopo scende su una piattaforma
per fare rifornimento, ma atterra male e finisce rovinosamente in
acqua; non si fa niente ed è assai deluso. Ma ancora più deciso:
“riproverò presto”. E il 4 agosto alle 8,16 è di nuovo a
Sangatte. Questa volta la fermata di rifornimento non crea grossi
problemi; poi “ad un certo punto - racconta Zapata – mi
bruciavano le gambe, ma quando ho visto avvicinarsi la costa
inglese non ho più pensato al dolore”. Così il Flyboard atterra
alle 8,38 a St Margaret's Bay dopo aver percorso
35 chilometri in 22 minuti a una velocità di crociera di 160
chilometri orari e a un'altitudine media di 20 metri (con un picco di
70). Neanche il tempo di festeggiare che il trasvolatore
annuncia la prossima sfida: volare sopra le nuvole, a 2000 metri.
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