Sembra
impossibile ma...
In
mezzo al verde delle colline che circondano Miyazaki, nel sud del
Giappone, crescono due incredibili foreste perfettamente circolari.
Sono
tanti gli utenti di Google Maps che “sorvolano” questa zona e
restano a bocca aperta di fronte alle due geometriche figure, e molti
di loro vanno col pensiero ai misteriosi cerchi nel grano che qualche
anno fa attirarono l'interesse degli ufologi di mezzo mondo. Ma
dietro ai boschi di Miyazaki non c'è niente di misterioso, né
tantomeno di alieno (come del resto dietro ai buoni vecchi cerchi nel
grano). Basta scavare un po' infatti per scoprire che le due foreste
sono il frutto di una sperimentazione avviata nel 1973 dal Ministero
dell'Agricoltura giapponese per comprendere come la disposizione dei
fusti possa influenzare la crescita delle piante. I ricercatori
piantarono gli alberi con incrementi radiali di 10 gradi formando
10 cerchi concentrici. Il risultato è spettacolare: gli alberi
sono cresciuti con forma convessa e in modo assai più ordinato
rispetto agli organismi limitrofi. Il bello è che le due foreste
circolari di “sugi” (cedro giapponese) secondo i piani del
progetto iniziale, sarebbero dovute esser disboscate entro la fine
del 2020, ma
l'interesse mostrato online (e l'arrivo di un bel po' di turisti), ha
portato a ripensare l'intero piano: insomma, le foreste circolari
sono state graziate, e gli alberi saranno salvati. Che in tempi di
deforestazione selvaggia, è una gran bella cosa. Aprendo fra l'altro
la strada a modalità alternative di concepire la natura.
Nella
nuova Milano dei grattacieli green e dei boschi verticali ad esempio
nel quartiere di Porta Nuova
è stata realizzata la Biblioteca degli alberi, con 22 boschi circolari. L'idea è quella
di radunare nei 10 ettari del parco singole specie in "stanze
vegetali", le 22 miniforeste circolari appunto. Per realizzare
le nuove aree verdi sono stati piantati circa 500 alberi e 135.000
piante appartenenti a 100 differenti specie. Una gran bella idea, che
fra l'altro dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria
nel capoluogo lombardo: sarà stato il modello Miyazaki ad ispirare
la paesaggista olandese Petra Blaisse che ha curato il progetto?
Guarda i video con i boschi circolari di Miyazaki e la Biblioteca degli alberi di Milano.
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