Sembra
impossibile ma...
Sono
centinaia gli artisti famosi morti in palcoscenico, e con molti di
questi il destino ha voluto giocare. Fino all'ultima battuta.
La
vittima più illustre di questi straordinari “final curtains” è
il grande Molière: sofferente di tubercolosi, nel 1673 muore in
scena dopo un violento attacco di tosse. Cosa interpretava? Argante,
il Malato immaginario. Nel 1817 al Leeds Theatre di Hunslet, Mr.
Cummins, attore inglese, pronuncia le ultime parole di “The
Tragedy of Jane Shore”, "Cosa mi capiterà nella mia ultima
ora …", è stramazza al suolo senza vita. Nel 1888 al Princess
Theatre di Melbourne un infarto fatale coglie il baritono Federico
Federici, in scena come Mefistofele nel Faust di Gounod, mentre
scompare in una botola al termine della sua parte; naturalmente il
suo fantasma infesta ancora oggi il teatro. Nel 1912 gli 8 musicisti
della band del Titanic affondano con la nave; alcuni superstiti
raccontano di averli visti suonare fino agli ultimi istanti, per
tranquillizzare i passeggeri.
Nel
1958 Gareth Jones muore di infarto in una commedia dal vivo
nella
serie tv britannica Armchair Theatre, mentre interpreta un
personaggio che muore d'infarto. Nel 1960 al Metropolitan Opera di
New York un attacco cardiaco mortale colpisce il baritono Leonard
Warren mentre intona “Morir, tremenda cosa” in “La forza del
destino”. 36 anni dopo nello stesso teatro il tenore Richard Lee
Versalle muore interpretando “The Makropulos Case” subito dopo
aver cantato la frase “Nulla dura in eterno”. Nel 1968 a Monaco
il direttore d'orchestra Joseph Keilberth è vittima di una caduta
mortale mentre dirige “Tristano e Isotta”; esattamente nello
stesso punto nel 1911 era caduto e morto Felix Mottl dirigendo –
indovinate un po'? - il Tristano. Nel 1971 Jerome Rodale, esperto di
longevità, muore in Tv al Dick Cavett Show mentre esclama “A 72
anni mi sento ancora un ragazzino, ho deciso di vivere fino a 100".
Nel 1984 il mago comico Tommy Cooper muore in diretta durante uno
show tv: il pubblico in sala e a casa ride pensando a una sua gag.
Nel 1986 a Baltimora l'attrice Edith Webster recita la scena della
sua morte in "L'ubriacone": canta "Please do not talk
about me when i'm gone" e si accascia sul palco senza vita.
Sipario!
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