Sembra
impossibile ma...
In
Giappone esistono due spiagge che sembrano paesaggi di un altro
pianeta: una in certe notti si illumina come un magico firmamento,
l'altra letteralmente fatta di piccolissime stelle.
La
prima, sulla costa occidentale, è la spiaggia di Toyama Bay, 350
chilometri a nord ovest di Tokyo ma raggiungibile in pochi minuti
grazie al collegamente tramite Shinkansen, il treno superveloce che
attraversa tutto il Paese. Qui fra marzo e giugno va in scena uno dei
fenomeni più incredibili della natura: nel mare appaiono lunghe scie
luminose che fanno brillare l'acqua e danno alla baia un suggestivo
color azzurro neon: sembra che le onde trasportino fiumi di stelle.
In realtà l'effetto scintillante è creato da migliaia di piccoli
calamari che si avvicinano alla riva; si tratta di cefalopodi
bioluminescenti, proprio come le lucciole, che accendono l'intero
litorale su un fronte di 14 chilometri. I calamari emergono solo la
sera per deporre le uova, e l'incredibile luce blu è dovuta alle
particelle fosforiche che emettono. I calamari arrivano a Toyama Bay
per concludere il loro ciclo vitale: dopo aver deposto le uova
brillano per qualche istante più intensamente, poi si spengono e
muoiono. Nella vicina Namerikawa è stato creato un museo che
illustra nel dettaglio le vita dei calamari lucciola.
Spostiamoci
di qualche centinaio di chilometri a sud per un altro sorprendente
fenomeno. I giapponesi lo chiamano Hoshizuna no Hama, "la sabbia
fatta di stelle"; da anni è la principale attrazione turistica
dell’isola di Iriomote nella Prefettura di Okinawa. La spiaggia a
prima vista sembra normale, ma provate a prendere una manciata di
sabbia e guardate i granelli da vicino: sono milioni di piccole
stelle, i gusci di microscopici organismi marini, o per meglio dire
gli esoscheletri ormai vuoti di piccolissimi organismi unicellulari,
i foraminiferi. In particolare la spiaggia di Iriomote (ma anche
delle vicine isole di Hatoma e Takemoti) è composta dai rivestimenti
della Baculogypsina sphaerulata, una specie grande circa un
millimetro che usa le punte del guscio per ancorarsi alle alghe.
Quando i foraminiferi muoiono, gli scheletri simili a piccole stelle
vengono riportati a riva e vanno a creare la spiaggia stellata.
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