martedì 22 ottobre 2019

73 - LO STRANO CASO DELLE DUE MADELEINE




Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera. Immagina di scoprire che qualcuno ha il tuo stesso nome e cognome, è nato nello stesso luogo nel medesimo giorno, e i dati sui suoi genitori corrispondono ai tuoi. Poi incontri questa persona che sta vivendo la tua vita e lui afferma che sei tu l'impostore. E' quanto è accaduto alle due Madeleine.

Anno 2004, Madeleine Morès, 80 anni, francese di Vittel, torna in patria dopo molti anni in Algeria. Fa domanda per una nuova carta d'identità e per la pensione che le spetta. La risposta è negativa: la carta d'identità risulta già emessa, ce l'ha in tasca una donna di Saint Etienne che riscuote da 20 anni la sua pensione. Madeleine (chiamiamola A) inoltra una denuncia per furto di identità. La polizia rintraccia Madeleine B. L'ipotesi è che un confronto diretto nella stessa stanza risolverà la questione. Ed eccole: entrambe 80 anni, vestite in modo simile, si somigliano anche un po'. Tutte e due producono certificati di nascita, passaporti, carte d'identità, buste paga identiche: nate nel 1924 a Meurthe-et-Moselle da Albert e Anna Morès, abbandonate quando erano bambine, date in affidamento a altre famiglie. L'interrogatorio va avanti, diventa stringente: prima o poi una delle due, sotto pressione, confesserà. Niente. Si va avanti, si convocano i parenti. Il fratello di Madeleine A presenta una vecchia fotografia che ingarbuglia ancora di più la matassa: è stata scattata negli anni '40 e mostra due giovani donne sedute in un prato: non c'è dubbio, sono le due Madeleine. Che sembrano le più stupite. Ammettono di essere loro, ma negano di essersi mai incontrate, e di aver fatto quella foto.

Non resta che l'esame del Dna. Il sangue delle due donne viene confrontato con quello del presunto fratello di Madeleine A, sicuramente membro della famiglia Morès. Il test stabilisce che Madeleine A è la "vera" Madeleine Morès. Il che non risolve il mistero: chi è allora Madeleine B? Ulteriori indagini appurano che è davvero nata e cresciuta col suo nome a Meurthe-et-Moselle e presa in carico da una famiglia affidataria, che ha condotto una vita onesta, e lavorato maturando il diritto alla pensione: quindi perché rubarla a qualcun altro, visto anche che si parla di 600 euro al mese? Una truffa sofisticata e di così lunga durata per una cifra simile? Un improbabilissimo errore amministrativo? E poi c'è quella foto insieme...

Oggi Madeleine B è ancora viva, da 15 anni è in una sorta di limbo, come se non esistesse, senza pensione e senza alcun aiuto del governo. La sua identità resta un mistero.

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