giovedì 24 ottobre 2019

76 - IL SELFIE DEL RICERCATO




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. Che avrebbe tutte le caratteristiche di una bufala, se la conferma non arrivasse dalla pagina ufficiale del dipartimento di polizia che si è occupato del caso. Questo è il link.


E questo ciò che è accaduto. Siamo a Lima, una cittadina di neanche quarantamila abitanti nel nord dell’Ohio. Donald “Chip” Pugh, 45 anni, è ricercato per atti vandalici, per aver appiccato incendi e per guida in stato di ubriachezza. Sul sito della polizia, sui giornali e affisse in tutta la contea, due sue foto segnaletiche. Ma a Donald, che a certe cose ci tiene, non piacciono.

Così non ci pensa due volte: si fa un selfie dove appare assai meno trasandato, e lo spedisce al dipartimento di polizia. Gli agenti non credono ai propri occhi. E postano subito la foto online: “Questa immagine – scrivono - ci è stata spedita dal ricercato stesso. Lo ringraziamo di cuore per la gentilezza e lo invitiamo a consegnarsi prima possibile per evitare situazioni spiacevoli”.

La notizia, con tanto di selfie, rimbalza in tutti gli States. “Siamo molto contenti – dicono ancora i cops di Lima - del clamore suscitato, più gente legge questa storia, più sarà facile riconoscere il ricercato, individuarlo e ottenere testimonianze sul luogo dove si rifugia”. E in effetti 7 giorni dopo Donald viene riconosciuto dai passanti e arrestato a Century, nella lontana Florida.

Non ne potevo più – dirà lui alla stampa – mi disturbava vedere ovunque quelle foto messe in giro dalla polizia, dove sembravo uno straccione strafatto, un James Brown in fuga. Per questo ho spedito il selfie che ho scattato per l’occasione. Lì almeno ho un aspetto decente”.

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