mercoledì 30 ottobre 2019

92 - UN CASO DA MANUALE




Sembra impossibile ma...
Phineas Gage nel 1848 stava lavorando alla costruzione della ferrovia nel Vermont. Un terribile incidente gli cambiò la vita. E lo portò nei libri di testo di neurologia per i successivi 170 anni.

Gage nasce a Lebanon in Pennsylvania nel 1823; a 25 anni è caporeparto dell'Atlantic Railroad. Ha in mano un'asta di ferro quando una carica esplode in anticipo. Il bastone lo colpisce alla testa, perfora il cranio e lo attraversa distruggendo parte del lobo frontale sinistro del cervello. I presenti raccontano di aver raccolto l'asta a 30 metri di distanza, imbrattata di sangue e di materia cerebrale. Tutti lo danno per morto, ma lui miracolosamente sopravvive, e dopo pochi minuti è di nuovo cosciente e in grado di parlare; affidato alle cure del dottor John Marlow, dopo tre settimane si rialza dal letto e torna a muoversi in maniera del tutto autonoma. Unica conseguenza apparente: ha perso l'occhio sinistro.

Phineas però conosciuto come un ragazzo modello, mite, gran lavoratore, in una prima fase mostra grossi cambiamenti di comportamento: non rispetta niente e nessuno, è sempre rabbioso e con i suoi comportamenti mette a rischilo se stesso e gli altri. Così la Ferrovia lo licenzia. Il dottor Marlow scrive: “Non è più Gage", e prende nota dei suoi cambiamenti. E' un pioniere della frenologia, neo-scienza che cerca di determinare le facoltà associate alle diverse aree del cervello. Il caso Gage attira fior di uomini di scienza. L'ex operaio fa diverse apparizioni di fronte a dottori e studenti nelle scuole mediche di mezza America. Nel frattempo mostra segni di recupero mentale; in seguito emigra in Cile dove lavora come conduttore di una diligenza a cavalli, e secondo i resoconti tratta educatamente i passeggeri e in sostanza recupera gran parte del suo carattere originario. Dopo poco però inizia ad avere convulsioni, e muore all'età di 37 anni. 

Il dottor Harlow, avvisato, riesce a far riesumare il cranio di Gage e lo consegna al Warren Medical Museum a Harvard. Diventerà uno dei casi di studio più famosi in neurologia. Nel 2012 ricercatori della California University utilizzando un modello in 3D del cranio di Gage simulano l'incidente e analizzano le lesioni, concludendo che il cambio di personalità fu causato dal danneggiamento di una quantità maggiore al 10% della materia grigia cerebrale. Le ultime simulazioni del suo infortunio chiariscono anche le ragioni della sua miracolosa riabilitazione: la verga di ferro è passata solo attraverso il lobo frontale sinistro, lasciando completamente intatto il lobo destro. Oggi gli studi sul caso Gage sono considerati fondamentali per comprendere le funzioni cerebrali riguardo a emozioni e personalità e la loro localizzazione.


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