Sembra impossibile ma...
Questa
è una storia vera. Anno 2013, in una vallata nel Kazakistan si
verifica un misterioso fenomeno: gli abitanti si addormentano
all’improvviso, in mezzo alla strada, a scuola o al mercato. E non
c’è modo di svegliarli anche per diversi giorni. Dopodiché
riaprono gli occhi senza ricordare niente.
Siamo
a Kalachi, 250 chilometri dal confine russo, un paese di 600
abitanti, un terzo dei quali dall’aprile 2013 a oggi sono stati
colpiti senza preavviso dalla malattia del sonno. "Una volta –
racconta un medico - è accaduto a 60 persone tutte insieme, pochi
giorni dopo in una scuola in 20 minuti si sono addormentati 8
bambini".
Al
risveglio fra i sintomi accusati da tutti spossatezza e mal di testa,
perdita di memoria e nausea. Ma anche allucinazioni e comportamenti
assai stravaganti. Dettaglio curioso, raccontato sottovoce e con un
certo imbarazzo: un po’ come nel film Holy Water, tutti i maschi
adulti, di qualunque età, si sono svegliati con un forte desiderio
sessuale e un’erezione che è andata avanti per giorni.
Le
cause dell’epidemia del sonno? Un mistero, fra complottisti che
parlavano di pozzi avvelenati e pseudostudiosi che denunciavano
presenze extraterrestri. La soluzione dell’enigma è arrivata solo
nel 2017. L’hanno ufficializzata gli scienziati che per 4 anni
hanno studiato il caso.
“Colpevole”
della malattia del sonno è una miniera di uranio dismessa, di epoca
sovietica, che quando si riempie d’acqua rilascia monossido di
carbonio, radon ed altri gas inerti. In certi giorni il monossido di
carbonio nell’aria a Kalachi è arrivato ad essere 10 volte il
massimo tollerato per legge. Così tutte le famiglie sono state
evacuate, e il villaggio del sonno è diventato un villaggio
fantasma.

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