martedì 12 novembre 2019

142 - SHAKESPEARE & SODA




Sembra impossibile ma...
A New York sta avendo un grande successo un'inedita forma di spettacolo, con diverse compagnie teatrali che propongono i capolavori di Shakespeare. Solo che i palcoscenici sono quelli di bar e pub, e gli attori sono tutti ubriachi.

Le versioni alcoliche dei più grandi lavori del drammaturgo sono l'ultima tendenza nata nel 2014 nell'off Broadway e proseguita con crescente successo nei locali di mezza città; l'idea si deve a Scott Griffin, fondatore della Drunk Shakespeare Society, un team di attori che intreccia la commedia con testi improvvisati, si descrive orgogliosamente come "una compagnia di bevitori professionisti che soffre di gravi problemi con Shakespeare" e propone performance governate dall'anarchia che finiscono con grandi bevute insieme al pubblico. Che riempie i locali, attratto dal format che conduce a spettacoli imprevedibili nei quali può accadere di tutto. Sulla scia della Drunk, sono nate diverse compagnie, come il Lonely Hearts Club Cabaret, col pubblico che partecipa e canta il karaoke con gli attori, il Three Day Hangover, lo Shotspeare e lo Shakesbeer di Ross Williams, attore di primo piano fondatore del serissimo New York Shakespeare. Lo Shakesbeer ogni sera si esibisce in 4 diversi bar, a ogni tappa gli attori fra un bicchiere e l'altro interpretano una scena shakesperiana di fronte a clienti che non hanno idea di cosa stia succedendo: alla fine della scena passano al bar successivo, seguiti da tutti gli spettatori che vogliono unirsi all'allegra compagnia.

Ma quanto sono ubriachi gli attori? Abbastanza da rendere l'esperienza eccitante, ma non così tanto da dimenticare le battute o svenire. A Drunk Shakespeare (che ha superato le 2000 repliche) solo un attore a sera beve 5 shot in apertura, e al grido di "Drunk Point of Order!" detta regole che tutti devono seguire. Negli spettacoli di Shotspeare invece tre membri del pubblico hanno il potere urlando “Shotspeare!” di fermare il cast, e tutti gli interpreti devono bere uno shot. L'interazione degli spettatori è sempre incoraggiata, tanto che ad alcuni vengono affidate parti minori: secondo alcuni è anche un buon modo per avvicinare i giovani a Shakespeare. Ok, anche all'alcol, ma la Drunk ha pronto un disclaimer: “I nostri attori sono professionisti, la loro attività è monitorata di continuo. Bere con moderazione è divertente, eccedere ti rovina la vita”. 
 
 

 
 





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