Sembra
impossibile ma...
Negli
scatti di Erik Johansson la realtà quotidiana diventa surreale.
Quello che Salvador Dalì faceva con i pennelli, Johansson lo fa con
la macchina fotografica.
Nato
a Gotene in Svezia 32 anni fa, ma da tempo residente a Berlino,
Johansson è un vero e proprio illusionista dell’obiettivo. Le
sue immagini strizzano l’occhio ai grandi artisti del passato che
hanno “giocato” con la realtà fino a renderla impossibile, o se
preferite con i sogni fino a renderli reali, da Bocklin a Escher, da
Bosch a Magritte fino allo stesso Maestro di Figueres.
Il
fotografo svedese, che ha studiato all'Università di Tecnologia di
Chalmers a Göteborg, mixa come un dj dell’immagine centinaia di
fotografie in modi inconsueti. Il risultato è una foto realistica ma
illogica, possibile ma impossibile. I suoi paesaggi incongruenti
risultano piacevoli all’occhio, ma nascondono un sottofondo
inquietante, a volte persino minaccioso, forse perché mettono a nudo
i limiti dei cinque sensi e prefigurano “altri” mondi possibili,
dimensioni oniriche sconosciute.
"Io
non catturo momenti _ dice il “re del ritocco”, catturo idee. Per
me la fotografia è solo un modo per raccogliere materiale per
realizzare le idee della mia mente. Prendo ispirazione da cose
intorno a me, nella mia vita quotidiana, e tutti i tipi di cose che
vedo. Ogni nuovo progetto è una nuova sfida e il mio obiettivo è
quello di realizzare l'immagine più realistica possibile".
“L'ispirazione _conclude _ è ovunque: quello che si può
immaginare è quello che si può creare ".

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