giovedì 14 novembre 2019

150 - IL VILLAGGIO DELL'ARCOBALENO




Sembra impossibile ma...
Qualche volta realizzare l’impossibile è perfino facile. Dicono “c’è la crisi, il turismo è in calo, attirare visitatori nel nostro Paese è sempre più difficile. Ora, se è vero la metà di quello che si racconta, l’Italia fra arti, storia e natura dovrebbe fare corsa a sé: non esistono al mondo tante meraviglie così concentrate.

Agli assessori di Comuni piccoli e grandi che piangono miseria tutto l’anno e ci raccontano che è sempre più difficile mettere in vetrina i nostri tesori, bisognerebbe pagare un biglietto aereo per Kampung Pelangi, un (sempre meno) sconosciuto villaggio dell’arcipelago indonesiano.

Con ventiseimila dollari e il lavoro dagli abitanti delle sue 232 case in poco tempo si è trasformato da una sorta di favela asiatica a una ricercata e fotografatissima meta turistica. Come? Colorandola. Nel nome del paese c’è tutta la sua storia: Kampung Pelangi significa più o meno “Tutti i colori dell’arcobaleno”..

L’idea, già sperimentata con successo in altri due villaggi indonesiani, ma solo in determinate aree e quartieri, qui è stata realizzata per la prima volta dipingendo ogni singola casa, ogni angolo, ogni finestra e ogni tetto dell’intero villaggio con colori sgargianti. L’effetto ottenuto è assolutamente psichedelico.

I murales arcobaleno sono diventati in breve la scenografia preferita di un esercito di instagramers alla ricerca dello scatto “over the rainbow” da sparare subito sul web, e il passaparola dei social ha dirottato su Kampung Pelangi i viaggiatori impegnati nel tour delle mete tradizionali dell’Indonesia. Che pagano per visitare un paese senza storia, né opere d’arte né bellezze naturali.

Un’idea semplice semplice, tutto qui. Senza dibattiti, convegni, conferenze di servizi, studi di fattibilità. E dalle nostre parti, non servirebbero neanche i colori…

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