martedì 19 novembre 2019

168 - RICOMINCIO DA MARWEN




Sembra impossibile ma...
Vedi il film 'Benvenuti a Marwen' convinto che sia una storia di fantasia, e alla fine scopri che è tutto vero” mi scrive Laura Belforte. La ringrazio per la segnalazione, e vado a “spoilerarvi”, come si dice (purtroppo) oggi, l'incredibile vicenda raccontata da Zemeckis.

Mark Hogancamp nasce e cresce a Kingston, 150 chilometri da New York; dopo una carriera scolastica mediocre passa 5 anni nella Marina militare, poi si sposa, lavora come carpentiere e ha l'hobby del modellismo. Una storia come tante, rovinata dall'alcol che lo porta al divorzio e a perdere il lavoro. L'8 aprile del 2000 è in un bar; beve molto, e confessa una sua debolezza: quando è solo, ama mettersi scarpe da donna. Tanto basta perché 5 uomini lo aggrediscano selvaggiamente. Si sveglia in ospedale dopo 9 giorni di coma; il medico gli chiede “In che anno siamo?”. “Il 1984 risponde lui”. “No, è il 2000. Ti hanno picchiato in 5, hai rischiato di morire. Ora sei fuori pericolo”. “Li perdono” dice lui, parlando a fatica. Le botte gli hanno fracassato tutto, non cammina; e i calci in testa gli hanno rubato la memoria. Non ha i soldi per l’assicurazione medica, per la riabilitazione deve arrangiarsi. Impara a fatica di nuovo ogni cosa: camminare, parlare. Il periodo che ricorda meglio è quello trascorso nell’esercito. Ma gli ultimi 15 anni non esistono.

E allora si rifugia a Marwencol (dall'unione del suo nome con Wendy e Colleen, due donne di cui sarebbe stato innamorato), una cittadina belga in miniatura con tanto di abitanti in scala. La costruisce giorno dopo giorno nel giardino della sua casa-roulotte: una specie di set dove negli anni ambienta le storie che inventa, e le fotografa con una vecchia Pentax. L'epoca è la seconda guerra mondiale, il protagonista è Captain Hogie, il suo alter ego che combatte i nazisti aiutato dalle donne della città. Storie di violenza e di paura: in alcune 5 SS massacrano di botte Captain Hogie, che poi però si vendica. Il suo universo parallelo cresce ogni giorno: per i concittadini, che lo vedono in giro col modellino di una vecchia jeep e i personaggi dei suoi set, è “quello strano”; il fotografo David Naugle vede i suoi scatti e gli organizza una mostra. Di lui parlano giornali e tv, e “quello strano” diventa un artista affermato. Strana è la vita, “Una lunga sceneggiatura della quale siamo i protagonisti” dice Mark con un sorriso che non sai se è suo o di Captain Hogie. Nel 2018 Robert Zemeckis racconta tutto in Benvenuti a Marwen. Il film, dicono i critici, non è bellissimo. La storia di Mark sì.

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