Sembra
impossibile ma...
Axel
Erlandson, coltivatore di fagioli di origine svedese, aveva un
insolito hobby: piegare gli alberi e “convincerli” a crescere in
strane direzioni. Oggi è considerato il padre fondatore del Tree
Shaping, la modellazione delle piante attraverso potature, innesti e
sculture realizzate in modo da condizionare la crescita di tronchi e
rami.
Erlandson
nasce nel 1884 a Halland, in Svezia. La sua storia somiglia a quella
di migliaia di emigranti. Quando la famiglia arriva nel Minnesota lui
ha 2 anni; il padre è un tuttofare che costruisce case, chiese e
fienili. Nel 1902 si trasferiscono nella più fertile Central Valley
della California. Nel 1914 sposa Leona da cui ha un figlia, Wilma.
Axel è un ragazzo molto brillante, fa l'agricoltore nel piccolo
terreno di famiglia a Hilmar, ed è potando e modellando la siepe che
lo circonda che scopre la sua passione. Così dal 1925 inizia a
lavorare sulle piante per creare forme artistiche: anelli, cuori,
onde. Nel 1945, quando ha già un piccolo bosco delle meraviglie
quasi segreto, la moglie e la figlia in gita a Santa Cruz scoprono
che la gente fa la fila e paga per vedere stranezze. Perché non
farlo con quegli strani alberi modellati da Axel? Detto fatto,
Erlandson acquista un terreno nella più frequentata Santa Clara
Valley e vi trapianta il meglio dei suoi alberi, una settantina. In
breve le sue opere finiscono sulle riviste, e sul “Ripley's believe
it or not”, e i curiosi affollano “The Tree Circus”, inaugurato
nel 1947.
Erlandson
disegna prima le forme che vuole ottenere su carta, poi sceglie le
piante e inizia un lungo e paziente lavoro di potature, innesti e
piegature secondo i suoi piani. Negli anni diventa un maestro, ed è
molto geloso delle sue tecniche segrete: lavora dietro schermi per
proteggersi da curiosi e spie, e a chi gli chiede come riesce a
modellare gli alberi risponde “Parlo con loro”. Quando muore, nel
1964, si porta i suoi segreti nella tomba, e nessuno sarà più in
grado di replicare le sue creazioni. Il Tree circus dopo aver
cambiato diversi proprietari, nel 1977 rischierà di essere distrutto
per lasciar posto a insediamenti commerciali. Lo salveranno un
architetto paesaggista e un comitato di “amici degli alberi”. Poi
nel 1985 lo acquista il magnate Michael Bonfante che trasferisce metà
degli alberi nel suo parco di divertimenti a Gilroy, dove è ancora
possibile vederli oggi. Gli alberi morti sono invece conservati nel
Museum of Art History di Santa Cruz.

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