domenica 1 dicembre 2019

194 - IL FIUME PSICHEDELICO




Sembra impossibile ma...
C'è un fiume in sudamerica che sembra la tavolozza di un pittore. Non sempre però: per 9 mesi l'anno è un normale corso d'acqua, ma da settembre a novembre si trasforma in un arcobaleno.

Siamo nel Parco nazionale Serranía de La Macarena in Colombia, a 170 chilometri dalla capitale Bogotà. Non immaginate però un parco con tutti i servizi e i comfort per i turisti: l'area è isolata, non ci sono strade, e qui ancora oggi arrivano pochi viaggiatori atterrati nel piccolo aeroporto della città più vicina, La Macarena. Fino a pochi anni questo territorio era in mano ai guerriglieri delle Farc, quindi praticamente inaccessibile, e solo di recente il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha firmato un accordo di pace col movimento di guerriglia, e sono iniziati ad arrivare i primi visitatori.

Il fiume delle meraviglie è il Caño Cristales, ma la gente del posto lo chiama da sempre "Fiume dei cinque colori" o “Arcobaleno liquido”. E' un corso d'acqua veloce, con molte rapide che si dipanano per quasi 100 chilometri tra contrafforti rocciosi e pendii scoscesi. Una meraviglia anche nei mesi in cui non è “in technicolor”, con tante cascate e grandi fosse circolari, le marmitte dei giganti, create dal vorticoso scorrere dell'acqua. Ma il vero spettacolo si accende nel periodo che va dalle stagioni umide a quelle secche: nella stagione delle piogge infatti l'acqua scorre troppo velocemente e diventa troppo profonda, oscurando il fondale; nella stagione secca non c'è abbastanza acqua. Ma da settembre a novembre la scena è tutta della Macarenia clavigera, la particolare alga che cresce solo nel letto del Caño Cristales che tinge il fondale di un rosso brillante; il colore poi si mischia con la sabbia gialla e verde, l'acqua blu e tutte le sfumature nel mezzo creando l'effetto arcobaleno.

Se temete che l'attesa (dagli abitanti del posto) invasione dei turisti possa rovinare lo spettacolo, tranquilli, perché il fiume è minacciato da un nemico più pericoloso: l’industria del petrolio. Nelle vicinanze sono stati infatti trovati giacimenti, e si parla di perforazioni che potrebbero compromettere l'ecosistema. La compagnia petrolifera statunitense Hupecol ha ottenuto la licenza per lo sfruttamento dell'area, poi cittadini e ambientalisti hanno protestato e il presidente Santos ha ritirato il permesso. Per ora.



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