venerdì 29 novembre 2019

193 - LA NUDA VERITA'






Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera. Per 30 anni fra il 1940 e il 1970, alcuni fra i più importanti college americani d'elite (fra i quali Harvard, Yale e Princeton) richiedevano a tutte le matricole, uomini e donne, di farsi fotografare completamente nude per essere ammesse ai corsi.

Sono migliaia e migliaia le foto scattate agli studenti, e molti di loro sono diventati figure di spicco ai vertici del Paese, da George Bush a Diane Sawyer, da Meryl Streep a Hillary Clinton. La cosa è andata avanti fino alla fine degli anni '60, quando si sparse la voce che le foto di donne nude del Vassar, uno dei college coinvolti, erano state rubate e circolavano in ambienti ben diversi da quello accademico. Poi nel 1995 è scoppiato lo scandalo, quando il reporter Ron Rosenbaum ha raccontato al New York Times la sua esperienza al primo anno di Yale: "Un pomeriggio poco dopo essere arrivato a Yale, fui convocato in una stanza senza finestre; mi fecero spogliare, mi applicarono delle puntine adesive sul corpo, mi fecero mettere contro un muro e mi fotografarono. Seppi che da molti anni tutte le matricole della maggior parte delle scuole della Ivy League e delle Seven Sisters venivano fatte posare nude."

Ma qual era il motivo? Ufficialmente, misurare il tasso e la gravità di rachitismo, scoliosi e lordosi. La realtà era diversa: un progetto di ricerca di sapore lombrosiano guidato da William Herbert Sheldon. Lo scienziato indagava sulle relazioni tra biotipo e temperamento, le foto servivano a studiare il nesso tra forma del corpo e intelligenza: la stessa teoria sui tipi di corpo e la gerarchia sociale elaborata anche dai nazisti, che avevano archivi simili. Dopo il 1970 di certo molte foto sono state rubate e poi rivendute; a Yale un grosso lotto venne rinvenuto per caso e bruciato, e dopo lo scandalo tutte le università coinvolte distrussero le loro foto. Ma in un magazzino di Boston vennero trovate tantissime foto donate poi allo Smithsonian, e qui nel 1995 Rosenbaum riuscì a vederle per la sua inchiesta.

Così oggi a Washington in una sala del National Museum of Natural History accessibile solo ai ricercatori c'è un ramo dello Smithsonian, l'Archivio nazionale antropologico che conserva i “nudi accademici”. Si sa che le foto sono tante, ma non è mai stato rivelato quante, né chi sono i soggetti ritratti.

(Nel link lo splendido articolo di Rosenbaum sul New York Times).

 
 


 






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