venerdì 6 dicembre 2019

214 - IL GRANDE FETORE




Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera. L'anno 1858 a Londra è ricordato per uno degli eventi che più hanno segnato la storia della città: è l'estate del Grande fetore (Great stink), un insopportabile odore di fogna che ammorba per oltre un mese l'intera capitale.

Da sempre i londinesi gettano le deiezioni solide e liquide e i rifiuti di ogni tipo nel Tamigi, o in pozzi neri che vi finiscono comunque. Già nel 1290 i Carmelitani protestano per i miasmi provenienti dal fiume, “così intensi da coprire l'odore dell'incenso più acre”; nel 1427 si insedia la commissione per le fogne cittadine, che sarà ricordata come simbolo di inefficienza e corruzione. E comunque non è facile cambiare le abitudini dei londinesi, se lo scrittore Samuel Pepys ai primi del 700 annota che la moglie “si è fermata in una via affollata per fare i suoi bisogni, come d'altronde fanno tutti”. Il fiume non solo è il collettore fognario della città, ma anche la fonte di approvvigionamento idrico, e questo causa continue epidemie, in particolare di tifo e di colera. Serve un sistema fognario, e nel 1848 nasce la Metropolitan Commission of Sewers, che inizia a liberare la capitale dai 200.000 pozzi neri.

L'estate del 1858 è insolitamente calda. E già da giugno il volume d'acqua del Tamigi è molto ridotto. Il 2 luglio il fiume non contiene praticamente più acqua, trasporta lentamente solo escrementi in mezzo ai quali galleggiano cadaveri e viscere di animali provenienti dai macelli, scarti industriali e rifiuti di ogni tipo. Chi abita vicino scappa, chi passa lo fa coprendosi il volto coi fazzoletti. Il caldo favorisce la proliferazione dei batteri, la puzza è così intensa da sconvolgere le attività degli organi dello Stato: alla Camera dei Comuni si montano tende imbevute di cloruro di calcio, il Palazzo di Giustizia si sposta a Oxford. Il Tamigi visto dal cancelliere dello Scacchiere Benjamin Disraeli è unapuzzolente pozza stigiana di ineffabile ed insopportabile orrore”.

La crisi si risolve solo quando una forte pioggia spazza via la calura. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: nel 1859 Henry Moule inventa il "gabinetto a terra asciutta" adottato in case private, ospedali e campi militari. Il Grande fetore accelera poi i lavori per le fognature: solo 6 anni dopo gli elementi principali entrano in funzione. Nascono anche una serie di insoliti lavori: i Toshers (estirpatori) scavano nelle fogne in cerca di cose di valore, i Mudlarks (allodole del fango) sono bambini che recuperano oggetti nel letame e li vendono per piccole somme, i Nightsoils rimuovono rifiuti umani ed animali per usarli come concime, i Flushermen (dilavatori) sono incaricati di "lavare via" i rifiuti dal nuovo sistema fognario e i Rat-catchers (acchiapparatti) sono assunti per catturare i topi nelle fogne e prevenire la diffusione di malattie: un'insolita task force all'opera per tutto l'800. E il Grande fetore finisce nei libri di storia. 
 
 

 
 

 

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