Sembra
impossibile ma...
Questa
è una storia vera. La notte del 15 agosto 1984 un camion con 12
passeggeri percorre la tortuosa strada che costeggia il lago Monoun
nel Camerun Occidentale. I passeggeri sentono una specie di tuono
sordo, poi dal lago sale una nebbiolina. Il veicolo all'improvviso si
blocca, il motore si ferma. Scendono in 10 per capire cosa succede,
pochi istanti dopo si accasciano a terra morti. Come
loro muoiono 27 persone nelle capanne di un villaggio vicino, e
molte decine di capi di bestiame. La diagnosi per tutti è asfissia.
Nei giorni successivi le indagini non portano a niente; si pensa
anche a un atto terroristico, ma gli indizi raccolti non sono
coerenti con nessuna arma conosciuta, e neanche con un disastro
naturale.
Il
mistero sarà svelato solo 2 anni più tardi, e a caro prezzo. Il 21
agosto 1986 sulle sponde di un altro lago del Camerun, il Nyos, 250
chilometri a nord del Monoun, avviene l'apocalisse. Nei villaggi chi
si sveglia nel cuore della notte si ritrova in uno stato di torpore,
privo di forze, non riesce a parlare, e avverte un odore tremendo.
Tutti gli altri muoiono nel sonno. Il mattino dopo si contano 1746
cadaveri, per terra ci sono le carcasse di 3.500 capi di bestiame. I
4000 abitanti che riescono a fuggire denunciano seri problemi
respiratori, lesioni e paralisi. Questa volta arrivano scienziati da
tutto il mondo per capire cosa è successo. Risultato: la causa del
disastro è un qualcosa di mai osservato prima. La chiamano eruzione
limnica, il fenomeno dei laghi esplosivi. In fondo al Nyos, a 200
metri di profondità, qualcosa ha smosso un'enorme sacca di anidride
carbonica che si era creata nei secoli; l'improvviso rilascio di
300.000 tonnellate di CO2 ha creato una nuvola di gas che dopo esser
salita dal lago a 100 chilometri l'ora, è calata sui villaggi vicini
soffocando persone e bestiame nel raggio di 25 chilometri, mentre una
sorta di tsunami di acqua e anidride carbonica spazzava con un'onda
alta 25 metri la riva del lago. Non a caso le popolazioni indigene
consideravano il lago un luogo abitato da spiriti assassini.
Fra
il 2001 e il 2011 il governo ha installato sul lago un sistema di
degasazione per ridurre la concentrazione di CO₂ nelle acque
profonde; basterà? No. Una nuova eruzione potrebbe verificarsi in
entrambi i laghi, in qualsiasi momento, senza preavviso. Non solo,
dallo studio di altri laghi africani è emerso che il Kivu, fra Congo
e Rwanda, 2000 volte più grande del Nyos, ha le stesse
caratteristiche. Si stima che un'eruzione limnica qui ucciderebbe 2
milioni di persone.
Molto curioso
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