giovedì 16 gennaio 2020

265 - IL LIBRO DI ANTHONY




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. E anche quella che segue. Solo che sono basate su coincidenze così strane da sfiorare l’incredibile. Tutte e due poi sono accadute a personaggi famosi, e hanno come protagonista un libro.

La prima storia. 1972. Anthony Hopkins, grande attore britannico (sì, proprio lui, Hannibal Lecter) si prepara a girare il film “The girl from Petrovka” tratto da un romanzo di George Feifer. Dopo aver cercato inutilmente una copia del libro nelle fornitissime librerie di Charing Cross Road, l’attore, scoraggiato, sta per prendere il treno nell’omonima stazione, quando vede su una panchina un libro abbandonato. Sim-Sala-Bim, è proprio “The girl from Petrovka”, una copia un po’ sgualcita e piena di annotazioni a penna.

E non finisce qui. Vienna. Un anno dopo. Hopkins sta girando “The girl from Petrovka”. Sul set arriva anche l’autore del libro. I due fanno conoscenza, l’attore dice che in Inghilterra il libro è quasi introvabile, lo scrittore conferma: “Pensi che io non ne ho neanche una copia. L’ultima, con le mie annotazioni, la prestai ad un amico, che la perse in giro per Londra”. Hopkins sente un brivido lungo la schiena. Prende la sua copia e la mostra a Feifer: è lo stesso libro.

La seconda storia. Siamo a Parigi nel 1920. La scrittrice americana Anne Parish è in vacanza col marito. I due passeggiano fra le baracchine stracolme di vecchi libri sui quay del lungoSenna. La scrittrice indica un volume per bambini “Jack Frost e altre storie”. “Quello era il mio libro preferito, da bambina l’ho letto e riletto”. Il marito sorride, prende il libro, lo sfoglia. Avete già capito come va a finire. Sul risvolto della copertina c’è una scritta a penna “Anne Parish, 209 N. Weber Street, Colorado Springs”. Quel libro ci aveva messo 25 anni e ottomila chilometri per arrivare lì.
 
 

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