domenica 16 febbraio 2020

327 - LE CITTA' INVISIBILI




Sembra impossibile ma...
In Russia (e non solo) esistono diverse “città chiuse”: non si trovano sulle mappe, gli abitanti non compaiono nei registri di residenza, i nuovi nati non vengono iscritti all’anagrafe. E non si tratta di piccoli centri: nel 2008 il governo russo ha ammesso l’esistenza di 44 città segrete, per un totale di un milione e mezzo di abitanti.

Le città chiuse nascono alla fine degli anni quaranta per ospitare strutture militari, industriali o scientifiche, come fabbriche di armamenti e siti di ricerca nucleare. In gergo le chiamano "caselle postali" perché la posta per queste città, che ufficialmente non esistono, viene indirizzata a caselle postali nelle città vicine. L'ingresso è vietato agli stranieri, e precluso anche ai cittadini in mancanza di uno speciale permesso. Gli accessi a questi centri, circondati da filo spinato, sono pattugliati da guardie armate. Gli abitanti sono gli addetti al sito (militari, scienziati, operai delle fabbriche) con le loro famiglie, e godono di trattamenti privilegiati; la scomparsa dal mondo viene pagata con servizi eccellenti: ci sono teatri, biblioteche, scuole di alta qualità, povertà e criminalità sono assenti, e lo Stato investe risorse ingenti e provvede a tutto. Ma i siti nucleari inquinano terra, acqua e aria, gli incidenti sono frequenti e le città non vengono evacuate: non esistono. Sul lago Karachay negli Urali, soprannominato poi “il lago di plutonio”, migliaia di persone muoiono per le acque avvelenate; nel 1957 avviene uno dei più gravi disastri nucleari della storia: un'area di ventimila chilometri quadrati viene contaminata dalle radiazioni. Lo chiamano “incidente di Kyshtym”, ma in realtà non avviene a Kyshtym, ma nella vicina città segreta di Ozyorsk. I suoi 270.000 abitanti saranno evacuati gradualmente solo molto tempo dopo.

Con la caduta del muro cambiano molte cose, l'esistenza delle città chiuse viene riconosciuta e la Russia rende pubblica una lista di 44 centri di questo tipo. Ma è sicuro che esistano ancora oggi almeno 15 città segrete. Del resto ce ne sono con certezza anche in Cina, Arabia Saudita, Sudafrica e Stati Uniti. In Cina si parla di una città nel deserto di Gobi (indicata col numero 104) costruita durante la corsa al nucleare, negli States di Mercury nel Nevada (10.000 abitanti negli anni sessanta) e di un grosso centro nel Nebraska, mentre altre città coinvolte nel progetto Manhattan (Los Alamos, Oak Ridge, Dugway) una volta chiuse, sono oggi tranquille cittadine come tante.

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