Sembra
impossibile ma...
L'ultimo
grido per un soggiorno sulle Alpi svizzere si chiama Null stern
hotel, “Hotel a zero stelle”: niente pareti né arredi, solo un
letto matrimoniale nel verde, a duemila metri sul livello del mare. E
per tetto un cielo di stelle, di quelle vere, a migliaia.
Nei
mesi di luglio e agosto, negli ultimi anni, i primi Null stern hotel
hanno aperto i battenti (si fa per dire) a Safiental nel Canton
Grigioni e sulla collina di Göbsi, poco distante da Gonten
nell'Appenzel, col sostegno degli uffici turistici locali, entusiasti
dell'iniziativa anche perché il successo è stato immediato, e ha
portato con sé l'attenzione di giornali, social e televisioni. Una
notte a “zero stelle” costa 270 euro, eppure non solo c'è stato
il tutto esaurito, ma sono piovute migliaia di richieste di
prenotazioni da tutto il mondo. Ad attendere gli ospiti c'è un letto
con due comodini e due lampade, due sgabelli e una piccola
cassaforte. Il bagno? A scelta, o all’aria aperta, oppure in una
baita a 10 minuti di cammino. La
colazione viene servita a letto da un maggiordomo, che cura anche
l'animazione: dietro la cornice di una vecchia tv, racconta a
richiesta storie e aneddoti sul territorio, o le ultime notizie. Ed è
sempre lui che cura la sicurezza, tenendo alla larga gli animali.
L'idea
è nata come installazione artistica creata dai gemelli Frank e
Patrik Riklin e da Daniel Charbonnier, artisti concettuali prima che
imprenditori. Nel 2008 avevano già realizzato un albergo “ai
confini della realtà” a Teufen nel cantone di San Gallo, in un
bunker nucleare sotterraneo. Anche qui l'hotel era spartano: tubature
a vista e condotti elettrici ovunque, stanze tutte senza tv o altre
comodità, e naturalmente senza finestre, con le uniche immagini del
mondo esterno proiettate da un sistema di maxischermi. Ma almeno il
costo era di 10 euro a notte, e silenzio e tranquillità erano
sicure. Il bunker era uno dei tanti costruiti dai Comuni svizzeri
durante la guerra fredda; come albergo, poteva ospitare 54 persone, e
per un anno ha registrato il sold out, poi nel 2010 è stato chiuso e
trasformato in un museo. Gli hotel a zero stelle invece sono in
piena espansione, e torneranno nell'estate 2020 con più scelte in
diversi luoghi in tutta la Svizzera. Se volete prenotare, rivolgetevi
a www.zerorealestate.ch ,
magari trovate ancora posto.
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