Sembra
impossibile ma...
Un
ingegnere ucraino ha di recente inventato un apparato per il
salvataggio dei passeggeri in caso di incidente aereo: una cabina
staccabile che una volta espulsa plana a terra o in mare grazie a un
sistema di paracadute e tubi gonfiabili.
Vladimir
Tatarenko ha impiegato 5 anni per ideare un concept potenzialmente
rivoluzionario, una di quelle idee che quando le vedi dici “ma come
si è fatto a non pensarci prima?”. In caso di avaria, non importa
se in volo, in decollo o in atterraggio, al pilota basta premere un
bottone, proprio come per i seggiolini eiettabili dei jet, per
azionare il meccanismo che espelle la fusoliera coi passeggeri (e
perfino i bagagli, nella stiva sotto la cabina). L'apertura di grossi
paracadute rallenta poi la discesa, e poco prima di toccare terra
entrano in azione i palloni gonfiabili, che in caso di ammaraggio
galleggiano. La cabina passeggeri, per quanto saldamente agganciata
al telaio dell'aereo, sarebbe così isolata da tutte le zone
sensibili: ali, motori, reattori, cabina di pilotaggio: per adesso è
solo un progetto, ma il rischio che resti tale è consistente.
Le
critiche, più o meno interessate, non hanno tardato ad arrivare.
Vediamole. Una volta sganciata, la cabina non è direzionabile, e
potrebbe finire ovunque, schiantarsi sui palazzi di una città o
contro una parete rocciosa; se l'aereo esplode o è colpito da un
missile il sistema è inutile; la cabina rimovibile potrebbe
compromettere l'integrità strutturale dell'aereo (ma Tatarenko
assicura che i suoi calcoli escludono questa ipotesi); i piloti non
si potrebbero comunque salvare. Ma il problema vero è un altro: i
costi. Si tratta di costruire e collaudare una nuova concezione di
trasporto aereo. Le
compagnie aeree già spendono tra 100 e 350 milioni per la sicurezza
delle aeromobili, senza contare la manutenzione annuale, e non sono
motivate a sostituire una flotta “affidabile” con un concetto
tutto da testare. E poi – dicono - negli ultimi 20 anni ci sono
stati “solo” 90 incidenti aerei con più di 50 vittime, i morti
in totale sono stati 10.443 con una media di 522 l'anno (e nel 2019 i
passeggeri sono stati oltre 4 miliardi e mezzo). Se si considera che
ogni anno le vittime degli incidenti stradali sono 1.350.000, ecco
che – concludono i detrattori – il progetto sarà anche bello, ma
il rapporto fra costi e benefici lo rende inutile. Ecco perché con
ogni probabilità non se ne farà di niente. Anche se il 95% delle
persone intervistate in un questionario non solo lo apprezza, ma si
dice disposto a pagare un biglietto più caro per vederlo realizzato.
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