Sembra
impossibile ma…
C’è
una lumaca di mare che nasce con tutte le caratteristiche di un
animale e nell’arco della sua esistenza, circa 10 mesi, si
trasforma lentamente in qualcosa che somiglia molto a un vegetale.
Tanto da produrre clorofilla e sopravvivere grazie alla fotosintesi.
La
lumaca “transkingdom”, capace cioè di passare dal regno animale
al regno vegetale, è l’Elisia Chlorotica o Elisia dello smeraldo
orientale. Una recente ricerca svolta a Cape Cod dagli studiosi
dell’Università della Florida ha scoperto che la lumaca, che nasce
di colore bruno rosso per diventare di un verde brillante, si nutre
di una particolare alga, la Vaucheria. Dopo averne forato la
membrana, se la succhia come un sorbetto, ne digerisce una parte ma
trattiene i cloroplasti che entrano a far parte delle sue cellule. Il
recente studio spiega che i cromosomi della lumaca contengono dei
geni in grado di codificare i cloroplasti ingeriti. Per avviare il
meccanismo di fotosintesi clorofilliana l’Elisia ha bisogno di
mangiare le alghe, ma è già dotata dei geni che faranno funzionare
quel meccanismo. In pratica preleva materiale genetico dalle alghe e
lo integra nei suoi cromosomi modificando il Dna. E’ un po’
l’anello di congiunzione fra il mondo animale e quello vegetale.
Come
un’automobile ibrida, la lumaca, che si alimentava con le alghe,
passa all’energia solare. Poi la fotosintesi si rinnova fino alla
fine del ciclo vitale. Una volta completato il processo, la lumaca
non ha più bisogno di mangiare: grazie ai cloroplasti incorporati
stabilmente, sfrutta il sole per produrre l’energia che le serve. E
assume anche la forma di una foglia. La scoperta - dicono i
ricercatori - potrebbe essere utile nel campo della terapia genetica:
tante patologie umane, dal diabete al cancro, dipendono dal
malfunzionamento dei geni. Fino ad oggi si pensava che un certo tipo
di trasferimenti genetici fossero impossibili. I meccanismi
individuati nell’Elisia aprono nuovi orizzonti.
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