venerdì 6 marzo 2020

376 - L'ARTISTA MISTERIOSO




Sembra impossibile ma...
Le opere dello sconosciuto artista francese Pierre Brassau, esposte a una mostra internazionale di arte contemporanea, furono esaltate dai critici e il misterioso autore indicato come un sicuro talento. Giudizi che i recensori non avrebbero mai dato se avessero saputo chi si nascondeva dietro lo pseudonimo Pierre Brassau,

Anno 1964, alla Gallerie Christina di Göteborg, in Svezia, si apre una mostra con le opere di giovani pittori d’avanguardia provenienti da tutta Europa. Al vernissage quattro dipinti del francese Pierre Brassau attirano l'attenzione della critica, presente in forze; il nome però è totalmente sconosciuto, e l'autore non è presente alla rassegna. Gli esperti si interrogano su quella che appare alla maggior parte la rivelazione della mostra, un potenziale talento. Uno dei critici più importanti, Rolf Anderberg, è incantato e il giorno dopo scrive sul Posten: “Brassau dipinge con colpi potenti ma anche con chiara determinazione. Le sue pennellate si contorcono con furiosa meticolosità. Pierre è un artista che opera con la delicatezza di un ballerino di danza classica“.

Parte la caccia all'artista, ma le ricerche non danno risultati: anche in Francia nessuno lo ha mai sentito nominare. Il mistero viene sciolto pochi giorno dopo. In Francia nessuno lo conosce perché Pierre Brassau non ci ha mai messo piede: il suo vero nome è Peter, è africano e vive a Boras, una cittadina a un'ora di strada da Göteborg. Precisamente al Boras Djurpak, il giardino zoologico. Il promettente pittore infatti è uno scimpanzè di 4 anni.

L'idea di trasformarlo in una promessa dell'arte contemporanea è stata di Åke “Dacke” Axelsso, giornalista del Göteborgs-Tidningen. “Volevo verificare – spiega - se i critici sono in grado di distinguere una vera opera d'avanguardia dal lavoro di una scimmia”. Del resto qualche anno prima lo scimpanzé Congo era diventato famoso grazie ai suoi dipinti, apprezzati da personaggi come Picasso, Mirò e Dalì, e le sue opere oggi valgono migliaia di euro. Così il giornalista, aiutato dal guardiano dello zoo, dopo aver fornito a Peter pennelli, tele e colori, non ha fatto altro che selezionare i quattro quadri meglio riusciti fra i molti imbrattati, e portarli alla mostra. Dopo la rivelazione, Anderberg ha continuato a sostenere che quei lavori erano comunque i migliori della mostra. Più soddisfatto un suo collega che, unico fra tutti gli esperti, aveva bocciato Brassau affermando: "Solo una scimmia può aver fatto una cosa simile".
(Nella foto, tre dipinti di Peter).
 
 

 
 

 

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