Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La storia di un
uomo che ha fatto della sua bruttezza un punto di forza. Bertrand Du
Guesclin nasce a Motte de Broons, vicino a Dinan, nel 1320 da una
famiglia della piccola nobiltà bretone. E’ il primo di 10 figli, e
la madre,
la bellissima Jeanne de Malemains, lo respinge non appena lo vede.
Arriverà a negare di averlo dato alla luce. Motivo: il neonato è
estremamente brutto, piccolo, sgraziato e “nero come un cinghiale”.
Crescendo (non molto) peggiorerà. Il padre lo tollera ma certo non
lo ama, l’intera famiglia si vergogna di lui. Che diventa un
adolescente terribile: rozzo nei modi, molto basso, tarchiato, con
una
forza sorprendente,
combattivo fino alla brutalità.
A
17 anni Bertrand partecipa senza autorizzazione ad un torneo, e vince
diversi scontri; il padre, forse per liberarsene,
gli
dà il permesso di dedicarsi alla carriera delle armi: cavaliere,
categoria che nell’immaginario collettivo è sinonimo di bellezza.
Lui si
distingue subito per altre doti: coraggio, astuzia e ferocia. Sono i
primi mesi della guerra dei cent’anni, Du Guesclin infila un
successo dopo l’altro. Diventa una leggenda vivente, “il mastino
nero”, temuto dai nemici e ammirato dai suoi uomini: un cocktail di
temerarietà e buon senso che compensa l’aspetto fisico e i modi
grezzi. E gli frutta
feudi e titoli, fino alla nomina a Connestabile di Francia, sino ad
allora riservata alla più alta aristocrazia.
Nel
1360 sposa Tiphaine di Bellère, giovane bretone dell'alta nobiltà,
bella e molto colta nelle lettere e nelle scienze. Gli opposti si
attraggono, e il matrimonio va bene, anche se la guerra tiene quasi
sempre il cavaliere lontano da casa, con gran dispiacere (pare) della
moglie. Bertrand morirà il
13 luglio 1380 all’assedio di Châteauneuf-de-Randon per una
dissenteria causata dall’ingestione di una bevanda gelata. Avrà
l’onore di esser sepolto nell'abbazia di Saint-Denis, accanto ai Re
di Francia. Sulla tomba, il suo motto: "Il
coraggio dona ciò che la bellezza rifiuta”.
Informazione molto ben curata e precisa. Complimenti
RispondiEliminaGrazie! La lotta alle fakenews è uno degli obiettivi del blog (che presto diventerà un libro).
EliminaLettura piacevole, sintetica, e per nulla noiosa.
RispondiEliminaGrazie!
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