mercoledì 25 marzo 2020

414 - IL SOPRAVVISSUTO




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. Per alcuni è la storia dell’uomo più sfortunato del mondo, per altri del più fortunato. Tsutomu Yamaguchi, ingegnere giapponese, è l’unica persona su questo pianeta ad essere sopravvissuto a due bombe atomiche.

6 agosto 1945, Yamaguchi, trentenne progettista di petroliere dei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki, è in trasferta da qualche giorno ai cantieri navali di Hiroshima, ma sta per tornare a casa. Alle 8,15 del mattino scende dal tram di fronte alla stazione dei treni. All’improvviso una luce accecante, ed è la fine del mondo. A meno di tre chilometri di distanza, sul centro della città, è esplosa la prima bomba atomica della storia dell’umanità.

L’esplosione scaglia a terra Yamaguchi. All’inizio è cieco poi piano piano ricomincia a vedere. E quello che vede è l’inferno, ottantamila persone carbonizzate, il 90% degli edifici rasi al suolo. Lui sente un gran dolore, ha gravi ustioni sulla metà superiore sinistra del corpo, non ha più i capelli, e non sente niente: i timpani sono distrutti. Trova dei bendaggi, in qualche modo si fascia le ferite, poi va a nascondersi in un rifugio antiaereo. La mattina dopo riprende la via di casa. Nagasaki è a 420 chilometri. Tenta di raggiungerla con mezzi di fortuna, con la forza della disperazione.

9 agosto 1945. Yamaguchi ce l’ha fatta. E’ negli uffici del cantiere, racconta ai colleghi increduli ciò che gli è capitato. Sono le 11,02 del mattino. All’improvviso una luce accecante, ed è la fine del mondo. A meno di tre chilometri di distanza, sul centro di Nagasaki, è esplosa la seconda bomba atomica della storia dell’umanità.

L’ingegner Yamaguchi sopravvive anche a questa. Negli anni successivi decine di migliaia di sopravvissuti muoiono di cancro per le radiazioni. Lui è in buona salute, a parte la sordità. A 80 anni scriverà un’autobiografia. Morirà nel 2010, alla bella età di 94 anni.


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