Sembra impossibile ma…
C’è
una miniera in Sudafrica dove i minatori lavorano a quasi 4
chilometri di profondità nel luogo più profondo raggiunto dall’uomo
sulla Terra. Qui nell’oscurità c’è una città sotterranea dove
vivono in condizioni durissime 5600 lavoratori. E migliaia di
fantasmi.
Si
chiama TauTona ("grande leone"), vicino a Carletonville,
produce 15 tonnellate d’oro all'anno, è proprietà di AngloGold
Ashanti ed è attiva dal 1962. Un posto pericoloso dove lavorare: qui
ogni anno solo per incidenti muoiono in media 5 minatori.
Con
i suoi 3,9 chilometri di profondità è la miniera più profonda del
mondo. Ha 800 chilometri di gallerie che si raggiungono scendendo
chiusi in gabbie a tre piani che trasportano 120 persone alla volta a
una velocità di 16 metri al secondo. Fra ascensori e carrelli
orizzontali il viaggio dalla superficie ai luoghi di lavoro richiede
più di un'ora.
Qui
le rocce raggiungono i 65 gradi e l’aria arriva a 55. Un impianto
di condizionamento abbassa temperature che sarebbero mortali.
Raffredda la miniera da 55 a 28 gradi grazie a una poltiglia di
ghiaccio e sale pompata giù dalla superficie con enormi ventilatori
che soffiano aria sul ghiaccio. Nonostante questo, chi c’è stato
dice che "È come strisciare in un forno per la pizza”.
Nelle
gallerie lavorano ufficialmente 5.600 persone. E sono quelli che
stanno meglio. Poi ci sono i minatori fantasma: il 10% dell'oro
infatti viene rubato da minatori illegali supportati da una complessa
rete criminale. Dopo essersi introdotti furtivamente nella miniera,
ci vivono per mesi senza riemergere. Lì di nascosto lavorano,
dormono, mangiano, e ricevono persino prostitute. C'è una vera
economia sotterranea che coinvolge i minatori legali. Che li
riforniscono ad esempio di cibo facendolo pagare 12 volte il prezzo
normale. La mancanza di luce solare li rende simili a spettri. I
fantasmi di Tau Tona, a due passi dall’inferno.
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